Castiglione Olona – Il Museo della Collegiata presenta il restauro di un dipinto fiammingo inedito, recentemente riconosciuto quale opera di Willem van Herp (Anversa 1614 – 1677).
Si tratta di un olio su rame (cm. 86×68) raffigurante la Resurrezione di Cristo, un dipinto di notevole qualità, già esposto in passato in Museo, ma prima d’ora ignorato dagli studiosi. Grazie al restauro appena concluso ora si mostrerà a tutti in una veste pienamente leggibile e accompagnato da un nuovo contributo di conoscenze.
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L’attribuzione a Willem van Herp, pittore tanto talentuoso quanto poco noto, è stata formulata da Laura Marazzi, conservatrice del Museo, grazie alla firma abbreviata presente sul retro e all’analisi stilistica del dipinto. La nuova attribuzione è stata confortata dall’interlocuzione istituita con il Netherlands Institute for Art History de L’Aja che ha così potuto includere l’opera della Collegiata nel suo immenso database online, a disposizione degli studiosi di tutto il mondo.
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Il modello di van Herp si rifà alla Resurrezione di Cristo di Antoon Van Dyck, attualmente ad Hartford, in Connecticut, al Wadsworth Atheneum Collection (Van Dyck – The Resurrection, c. 1631-32 – The Resurrection (van Dyck) – Wikipedia). L’opera di van Herp presenta alcuni elementi in più, come le teste dei cherubini nel cielo e un soldato visibile sul lato sinistro.
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Da quanto emerso dagli studi, si legge che “van Dyck abbia realizzato la sua Resurrezione poco dopo il 1630 ad Anversa, città in cui Willem van Herp trascorse tutta la vita e da dove esportò molte opere verso vari paesi europei, soprattutto in Spagna e Gran Bretagna, spesso prediligendo il supporto di rame in ragione della sua facile trasportabilità. Il rame esalta inoltre la brillantezza dei colori, come mostrano i bianchi luminosi e il rosso acceso della Resurrezione di van Herp. Con pennellate vibranti Van Herp dipinge Cristo che si libra in cielo, accompagnato dal vessillo che svolazza intorno a una croce sottile, a indicare la sua vittoria sulla morte, tra il timore e lo stupore di alcuni soldati, letteralmente a bocca aperta, e lo straniamento di altri, addormentati.
La presentazione del restauro al pubblico si svolgerà venerdì, 24 febbraio (alle 16.30) nella Nuova Scolastica del Museo della Collegiata (Via Cardinal Branda 1) e per l’occasione sarà presente > Benedetta Chiesi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio che, con Sonia Segimiro, ha diretto il restauro in accordo con l’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Milano.
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L’intervento, promosso dalla Parrocchia Beata Vergine del Rosario, è stato eseguito dalla restauratrice Sonia Bozzini, che nel corso dell’incontro racconterà le fasi essenziali del suo lavoro mentre Laura Marazzi, illustrerà l’opera e il suo autore.
La Resurrezione rimarrà esposta, in uno speciale allestimento, fino al 1 maggio e si potrà ammirare nei seguenti orari: da mercoledì a sabato 9.30 – 12.30 / 14.30 – 17.30; domenica e festivi 10 – 13/ 15– 18.