Il Presepe e gli affreschi restaurati di recenteIl Presepe e gli affreschi
restaurati di recente

Neve da Oriente – Fuori il paesaggio si tinge di bianco, nella luce soffusa della chiesa il gruppo del Presepe di Schianno sta ultimando la sua opera che nella notte di Natale affascinerà ancora una volta i fedeli. Una tradizione che si rinnova da 21 anni e che vede all'opera ogni inverno un gruppo di appassionati volontari che creano uno scenario suggestivo per accogliere la Natività. Un'atmosfera e un paesaggio che muta ogni anno. Così dopo i luoghi simbolo della nostra provincia come l'eremo di Santa Caterina del Sasso o di Santa Maria del Monte, quest'anno si respira un'aria diversa, un gusto orientaleggiante, un sapore di terre lontane.

Tornano i grandi numeri
– Agli occhi dei visitatori si mostra in tutta le sue caratteristiche una vera e propria città orientale con tanto di stradine tra case in sasso, squadrate e non troppo alte. Calde lucine illuminano la strada ai viandanti e agli abitanti del borgo conducendo l'occhio dell'osservatore in cima alla collina dove si trova la Sacra Famiglia. Un'opera costata circa 1500 ore di lavoro da parte del ristretto gruppo di volontari, una decina di persone che dalla fine di ottobre stanno dedicando le loro serate alla creazione del Presepe. Grandi numeri caratterizzano il lavoro anche quest'anno: 3 quintali di gesso e altrettanti di sabbia impiegati, 20 personaggi, 70 pecore, 18 case, 10 cammelli. Un'opera compiuta grazie alla collaborazione della Pro Loco di Gazzada-Schianno nella figura del Presidente Angelo Carabelli e della Parrocchia di Schianno con Don Angelo.

Il PresepeIl Presepe

Un gioiello tra i gioielli – Il presepe di Schianno torna dopo un anno nella Chiesa dei SS. Cosma e Damiano dopo la conclusione degli interventi di restauro che hanno interessato gli affreschi che impreziosiscono le pareti dell'aula. "Abbiamo voluto dare risalto alla chiesa appena restaurata – spiegano gli autori del presepe – lasciando più spazio intorno per permettere ai visitatori di girare intorno. Anche le luci all'inizio puntano sugli affreschi da poco riportati ad antico splendore e poi illuminano i punti salienti del presepe".
Spesso ci si chiede il destino di queste grandi opere concluso il periodo natalizio: "il presepe di Santa Caterina del Sasso è stato ospitato nella Chiesa di San Giano, mentre quello del Sacro Monte è ora ammirabile nella Grotta della Natività proprio a Santa Maria del Monte. Quello dello scorso anno è invece a Milano". Come ogni anno l'opera parteciperà al concorso dei presepi indetto dalla Diocesi di Milano.

www.presepeschianno.it