Scorcio del borgoScorcio del borgo

Argent de poche –  San Fermo, a pieno diritto, nella comunità dei paesi dipinti. Questione di 'bollettini'. Questione di qualche centinaia di euro. La vicenda dell'accreditamento torna a galla dopo la recente dichiarazione da parte di Stefania Cipolat, presidente della Circoscrizione 5: "Dall'anno prossimo anche il rione di San Fermo entrerà a far parte dell'Associazione Italiana Paesi Dipinti (ASSIPAD), ci sembra una bella iniziativa che può dare lustro a San Fermo. I seicento euro di iscrizione per il 2009, sono stati pagati con i fondi contenuti nella cassa del presidente di Circoscrizione". La decisione del parlamentino esaudisce i chiarimenti richiesti, ormai da tempo, da Luisa Oprandi e dal collega Michele Di Toro, consiglieri provinciali del PD, tra gli altri, che per molto tempo hanno lamentato scarsa attenzione al borgo. "Oltre a non aver mai pagato la quota, non si sa neanche a chi rivolgersi per la salvaguardia del nostro borgo – il succo della questione secondo la Oprandi – a me e alle persone a cui sta a cuore San Fermo, ci preoccupa la sorte del patrimonio artistico esistente. In particolare l'opera murale di Giovanni De Maria, artista scomparso due anni fa. In teoria il Comune avrebbe il compito di organizzare annualmente manifestazioni nel borgo, in modo da tener viva la realtà cittadina, mentre sarebbe compito dell'ASSIPAD, la manutenzione del patrimonio artistico. Rimane il fatto che nessuno interviene e le opere si stanno sgretolando, il lavoro di De Maria è ormai quasi del tutto scomparso. Possibile che nessuno lo veda?".

Dibattito aperto – "La migliore risposta, in ogni caso, è nei fatti", così risponde Stefania Cipolat alle polemiche che erano state accese alcune settimane fa. "Da esponenti del Partito democratico eravamo stati accusati di dimostrare scarsa attenzione a San Fermo, anche perché non avevamo iscritto il borgo all'Associazione. Da nessuno, tuttavia, era stata avanzata la proposta. Se fossimo stati interpellati in merito prima, avremmo già provveduto da tempo all'iscrizione", continua il Presidente.

Il volume sul borgo di PenascaIl volume sul borgo di Penasca

Riconoscimento significativo – Di fatto dunque la 'palla' passa di mano in mano. Certo è che l'iscrizione di San Fermo all'ASSIPAD, sancisce un ulteriore status a quel borgo che negli ultimi anni si sta impegnando in diverse occasioni per non cadere nel dimenticatoio, a omaggiare gli artisti che nel tempo l'hanno reso protagonista, a mantenere vivo il patrimonio del passato e portare sempre una ventata di novità. Questo anche grazie al gruppo volontario degli Amici di San Fermo, promotore di manifestazione artistiche come la 'Rassegna d'Arte Pittura', 'Scultura San Fermo un borgo da riscoprire', 'Andiamo dalla Turri', o la pubblicazione del volume 'Quel Borgo di Varese chiamato Penasca', o ancora la collocazione di pannelli murali di versi poetici, di poeti locali e di respiro nazionale e internazionale: 'Scrivi…Amo la vita'.

Partenza da Arcumeggia – E' un punto d'inizio davvero significativo. E' dal borgo dipinto forse più noto della nostra zona, Arcumeggia, che è nata l'idea di costituire un'Associazione Italiana Paesi Dipinti (ASSIPAD). E' così che tale Associazione è nata proprio a Varese nel 1994 allo scopo di far conoscere le bellezze architettoniche ed artistiche dei paesi membri. Più di duecento i luoghi coinvolti in tutta Italia, e solo la nostra provincia ne vanta cinque: Boarezzo, Marchirolo, Runo di Dumenza e la stessa Arcumeggia e San Fermo. Questo è quello che risulta sul sito www.paesidipinti.it, ma anche dalla pubblicizzata guida 'Arcumeggia e i Paesi Dipinti', pubblicata lo scorso febbraio. Ma ad oggi il borgo varesino è solamente in elenco, effettivamente non contemplato dall'Associazione. "Ha avuto inizio già nel 2000, l'iter burocratico per inserire San Fermo e quindi il centro città, fra i Paesi dipinti d'Italia", spiega Luisa Oprandi. A tal proposito il borgo si è impreziosito di dieci dipinti eseguiti da famosi autori italiani, tra cui due varesini: "Nel 2000 avevamo avuto la collaborazione tra il Comune di Varese, l'ASSIPAD e la Circoscrizione 5, tanto che eravamo anche andati a visitare Atri, un piccolo paese in Abruzzo, altro luogo coinvolto nell'Associazione, con cui si sarebbe dovuto instaurare un gemellaggio", continua l'Oprandi. Oggi, con il pagamento della quota, l'accreditamento dovrebbe essere un dato di fatto.

Immagine di Runo di Dumenza tra i borghi dipinti della provinciaImmagine di Runo di Dumenza
tra i borghi dipinti della provincia

Oltre il muro – 'Un muro è spesso solo un confine: dipinto diviene un muro d'autore e racconta una storia', si legge nella presentazione dell'Associazione Italiana, che si prefigge di far conoscere e di promuovere l'insolito patrimonio che i paesi iscritti posseggono. Attualmente, in tutta la Penisola sono stati censiti più di duecento paesi dipinti, alcuni veramente caratteristici e l'Associazione sta pensando di collegarsi anche con altri centri dell'Europa, dei quali si sa l'ubicazione e si conosce la storia, neanche a farlo apposta, simile a quella dei borghi italiani. Prospettive future che stimolano la curiosità dei visitatori e allo stesso tempo permettono la scoperta e conservazione di luoghi unici, 'musei a cielo aperto', come spesso sono definiti. Indispensabile è ora un gemellaggio tra gli enti e le realtà varesine, senza andare troppo lontano a cercare alleati. Il tempo dell'arte non ha i ritmi delle indifferenze, superficialità e dimenticanza dell'uomo.