Percorso Artistico-Religioso

E’ la Via Matris, la via della Madre. E’ il percorso dei pellegrini, dei devoti. La Via Sacra, dedicata ai Misteri del Rosario, quelli Gaudiosi, quelli Dolorosi e quelli Gloriosi. Lungo l’ampio viale concepito a partire dall’idea di del cappuccino Padre Gian Battista Aguggiari, si snoda la rappresentazione dei Misteri attraverso uno degli esempi più convincenti di armonia tra l’arte e l’architettura, tra l’architettura e il paesaggio cui hanno contribuito architetti, scultori, pittori, decoratori.
Vertice indiscusso di arte e fede, linguaggio visivo e linguaggio spirituale, perfettamente armonizzati nella natura circostante. E per questo riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Il percorso si snoda attraverso le quattordici cappelle che scandiscono la Via Sacra, si sofferma sugli Archi che separano i Misteri del Rosario e affronta il Monastero delle Monache Agostiniane, la piazza Nuova con la statua raffigurante Paolo VI e si conclude nell’apoteosi della Incoronazione della Vergine del Monte. Una peculiare declinazione di Maria già oggetto di devotissimo culto ben prima che sorgesse il Santuario attuale, edificato su quello che rimane di un precedente edificio dedicato di cui rimangono tracce riconducibili al periodo altomedievale.
Un lungo itinerario, una ascesa di più due chilometri scandita da una polifonia di testimonianze artistiche di maestri come lo stesso Bernasconi, detto il Mancino, Cristoforo Prestinari, Il Morazzone, Dionigi Bussola, Antonio Busca, i Fratelli Grandi, Giuseppe Baroffio, Giovanni Battista Ronchelli, Carlo Francesco Nuvolone, Isidoro Bianchi, Andrea da Saronno, il Legnanino.