L'intervista a Lorenzo GhielmiL'intervista a Lorenzo Ghielmi

Dallo studio allo stupore – Lorenzo Ghielmi si dedica da anni allo studio e all'esecuzione della musica rinascimentale e barocca, tenendo concerti in tutta Europa, in Giappone e negli Stati Uniti. Le sue registrazioni di Bruhns, di Bach, dei concerti di Handel, e dei concerti di Haydn per organo e orchestra sono state premiate con il "Diapason d'or". Insegna organo, clavicembalo e musica d'insieme presso l'Accademia Internazionale della Musica di Milano, nell'Istituto di Musica Antica. Dal 2006 gli è stata affidata la cattedra d'organo presso la Schola Cantorum di Basilea. Questa settimana è nostro ospite negli studi di La6 Tv per presentare la sua ultima fatica: la "Passio secundum Joannem", opera di Francesco Feo, presentata in un elegante libretto con copertina cartonata, edito per i tipi Passacaille. Un'opera inedita che mescola l'arte delle sculture e degli affreschi delle Cappelle del Sacro Monte di Varese con la musica antica.

Da dove ha tratto ispirazione questo lavoro e quale è il legame che unisce la musica barocca e i capolavori della vetta sacra varesina?
"Da diversi anni mi dedico allo studio della musica antica, dirigendo l'ensemble strumentale "La Divina Armonia". E mi sono accorto che l'opera "Passio secundum Joannem" trova una spiccata assonanza con le arti figurative del Sacro Monte. Così la musica "viene salvata" da asettici ambienti e si trova immersa in un'atmosfera certamente più coinvolgente. Arte e musica si illuminano a vicenda. L'autografo della Passio di Francesco Feo, datato 1744, è conservato nella

La copertina del cdLa copertina del cd

Biblioteca dei Filippini di Napoli, archivio che racchiude gran parte della musica sacra del barocco italiano. È un'opera che trova significativi punti di tangenza con quelle di Alessandro Scarlatti e di Giovan Battista Pergolesi. Per realizzare il cd è stato necessario un lungo lavoro di studio e trascrizione delle partiture che sono inedite. Le arie sono di profondo coinvolgimento e certamente uno dei fili rossi che unisce la musica alle arti figurative è proprio quello della profonda espressività e della capacità di stupire, commovendo, l'ascoltatore/spettatore".

"L'opera si discosta dalla frivolezza o leggerezza di tanta musica barocca, toccando, invece, punte altissime di coinvolgimento e di intensità di spirito. Anche il testo neotestamentario in latino è profondamente commovente. I ruoli del racconto liturgico sono affidati a voci maschili e sono contrapposti al coro che rappresenta la folla dei Giudei. Il cd ha ricevuto il patrocinio della Provincia di Varese (vareselandoftourism.it) ed è in vendita nei negozi di musica di tutto il mondo. Sia l'arte della musica che quella dei gruppi statuari non conosce confine di nazione, limite di lingua o nazionalità, essendo in grado di parlare a tutti". A guardare le immagini, ascoltando la musica sembra di ritrovarsi davanti ai gruppi altrettanto coinvolgenti e commoventi di Niccolò dell'Arca, capaci di trasmettere il senso dello strazio doloroso e del legame madre-figlio.