La Passione di Cristo.jpgSenza dubbio il Presepe Vivente che, a pochi giorni dal Natale, si svolge all’aperto a Varese, in piazza San Vittore, costituisce un intelligente modo per dare vita ad un Teatro Sacro Popolare. Ogni anno una compagnia più o meno estesa, diretta dal regista Andrea Chiodi, dà vota ad uno o più personaggi della pagina evangelica relativa alla nascita di Gesù. Spesso un robusto testo drammaturgico scritto ad hoc fa da supporto ad una celebrazione collettiva di un rito antico e sempre nuovo.

 

Una ventina di attori parlanti, più di 200 figuranti: non si stiamo parlando di un colossal in costume, ma una vera e propria esperienza collettiva che farà rivivere la passione di Gesù a tutti i cittadini che accorreranno ai Giardini Estensi. Dopo la rievocazione dell’Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli sul sagrato della Basilica San Vittore, domenica 14 Aprile 2013 si assisterà alla Sacra Rappresentazione della Passione di Cristo, con inizio alle ore 15.30.

Ad organizzare questa sacra rappresentazione, ormai alla dodicesima edizione ma che per la prima volta si svolge a Varese in quanto “itinerante”, è l’associazione “Non solo teatro della Valbossa”. Una associazione nata su volontà di alcune persone che, al ritorno da un viaggio in Terra Santa effettuato in concomitanza della Pasqua, ebbero l’idea di progettare qualcosa che trasmettesse quelle bellissime sensazioni. «Così è nato il progetto: e la forma scelta è stata quella della rappresentazione della Passione di Gesù, per le vie dei nostri paesi, cercando di aggregare più persone possibili nella realizzazione di ciò – ha spiegato Maurizio Baruffato, che si occupa della regia della rappresentazione – Sotto la guida del Padre Gesuita Vanetti, che ha estrapolato dai testi delle Sacre Scritture le parti rappresentate e coordinato la realizzazione, per cercare di mantenerci il più possibile vicini alla vera Passione vissuta da Nostro Signore, la storia della nostra Rappresentazione è iniziata. La prima rappresentazione fu 11 anni fa ad Azzate».

 

Ai Giardini Estensi verranno rappresentate diverse scene che nei Vangeli caratterizzano le ultime ore di Gesù: l’Entrata in Gerusalemme, Gesù incontra i bambini, Orto degli Ulivi e del Getsèmani, Processo di Caifa, processo di Pilato, Flagellazione, Calvario, Incontro con Veronica, Incontro con Simone di Cirene, Crocifissione, Deposizione.

«Fondamentale è l’aiuto delle persone che partecipano, tutti volontari. Fondamentale anche l’aiuto delle sarte che preparano i costumi per tutti. Innanzitutto Teresina Giani, la nostra sarta ufficiale: ma ieri nella parrocchia di Casbeno erano al lavoro in cinque. E infine è fondamentale la partecipazione delle parrocchie attive, quest’anno le parrocchie della Comunità Pastorale S. Antonio Abate».

Questo grande lavoro, tra l’altro, non è a scopo di lucro: «Ogni anno raccogliamo una cifra che ci permetta di coprire i costi, circa 2 mila euro, ma niente di più» ha spiegato Baruffato. E si inserisce in una tradizione, ricordata da monsignor Gilberto Donnini: «Si tratta di una Sacra Rappresentazione, che fin dal Medioevo si faceva, e non di uno spettacolo: e lo scopo è di coinvolgere al massimo la gente».

 

 

Matteo Bollini

 

 

 

 

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Una ventina di attori e oltre 200 figuranti: non si stiamo parlando di un colossal in costume, ma di una vera e propria esperienza collettiva che farà rivivere il racconto Evangelico ai cittadini che accorreranno ai Giardini Estensi di Varese.