Torino – Arte e devozione si incontrano nella mostra “Ritratti d’oro e d’argento” ospitata nella Sala Atelier di Palazzo Madama. Una galleria di busti reliquiario, datati dal Trecento al primo Cinquecento, esemplari provenienti da tutte le diocesi del Piemonte, raffiguranti santi legati alle devozioni del territorio e alle titolazioni di alcune chiese locali, dalla Svizzera e dall’Alta Savoia.

I busti sono dei ritratti in oreficeria, solitamente in rame o in argento dorato,  arricchiti da pietre preziose, vetri colorati e smalti, esemplari che si configurano come opere d’arte e ricettacolo delle reliquie dei santi che rappresentano oggetti di venerazione dei fedeli.

La mostra  intende documentarne la ricchezza e le ragioni del successo di questa tipologia nel territorio. I busti e le teste di reliquiario sono presentati in ordine cronologico, dal più antico, santa Felicola dell’abbazia di Sainte-Marie d’Aulps (Haute-Savoie), gotica, sorridente, che guarda alla scultura delle cattedrali, tra Parigi e la Francia settentrionale, negli anni del regno di Filippo il Bello, fino al busto ligneo (1500 circa) di santa Margherita del Musée d’art et d’histoire di Ginevra, improntato al nuovo realismo di radice fiamminga. Tra questi due estremi, scorre una galleria di volti, realizzati da artisti di estrazioni culturali diverse, che mostrano le tante sfaccettature interpretative: dal gotico, al tardogotico, al naturalismo della seconda metà del Quattrocento.

Interessanti anche le storie che accompagnano queste figure. Una vetrina accoglie il busto in argento di Giove (II-III sec- d. C.), capolavoro del Museo Archeologico Regionale di Aosta ritrovato in uno scavo al Piccolo san Bernardo che introduce il tema dei modelli che furono anche i busti in metallo di età romana, raffiguranti divinità olimpiche o imperatori, ai quali guardarono gli orafi medievali per realizzare i ritratti dei santi.

La mostra si collega a una serie di esposizioni organizzate sui due versanti delle Alpi che con  il titolo  ” Artistes et artisans dans les États de Savoie au Moyen Âge. De l’or au bout des doigts” si concentrano attorno al tema delle arti preziose nel ducato di Savoia nel Medioevo. Dal 27 marzo al 2 giugno, Palazzo Madama di Torino e il Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta approfondiranno  il tema dell’oreficeria medievale, presentando una trentina di busti-reliquiario in metallo prezioso datati dal XII al XVI secolo. Al Museo Diocesano d’Arte Sacra di Susa fino al 5 aprile espone invece, con la mostra “La Cassa di Sant’Eldrado: nuove scoperte”, gli oggetti rinvenuti all’interno della preziosa cassa, capolavoro dell’arte romanica custodito nella Parrocchiale della Novalesa con una ricostruzione dell’urna.

La mostra è corredata da due cataloghi: uno raccoglie le schede delle opere in mostra a Palazzo Madama e al Museo del Tesoro della Cattedrale di Aosta; l’altro volume di studi, riunisce invece gli interventi di tutti i musei, italiani, francesi e svizzeri che hanno partecipato al progetto, con saggi dedicati all’ oreficeria, alle vetrate e al mobilio intagliato nell’antico ducato di Savoia.

Il pubblico potrà visitare la mostra sino al 12 luglio aperta mercoledì e giovedì dalle 11 alle 19 e il venerdì dalle 11 alle 20.