Continua l'opera di valorizzazione avviata dalla Pinacoteca di Como, che vuole portare all'attenzione del pubblico opere significative presenti in città, ma difficilmente accessibili. Dopo il Ritratto di gruppo della famiglia Nuvolone in concerto esposto nel 2009, l'Omaggio ai maestri intelvesi Ercole Ferrata e Carlo Innocenzo Carloni del 2010 e 2011 e gli affreschi giotteschi dell'antica chiesa di S.Orsola a Como, quest'anno è protagonista della mostra "La famiglia della Vergine".

L'opera, di proprietà dell'Azienda Ospedaliera di Como, di grande pregio, è pressoché sconosciuta ed è stata recentemente attribuita al pittore spagnolo Jusepe de Ribera da due voci autorevoli, Mauro Natale dell'Università di Ginevra, e da Gabriele Finaldi, vice direttore del Museo del Prado di Madrid, che si sta occupando del catalogo dell'artista.
Jusepe (José) de Ribera (1591-1652) è nel novero dei tanti artisti spagnoli che giunsero a Roma nel Seicento, attratti dalla figura di Caravaggio. Proprio in Italia il giovane spagnolo si affermò come uno dei maggiori esponenti della pittura di area naturalista e caravaggesca nel XVII secolo. Infatti nella capitale il suo talento fu notato e gli procurò importanti committenze, al punto che lì visse fino al 1616, quando si trasferì definitivamente a Napoli, dove rimase fino alla morte avvenuta nel 1652. Conosciuto come Lo Spagnoletto, fu influenzato dalla rivoluzione caravaggesca ma recepì anche i molteplici input presenti nel variegato panorama artistico romano: il classicismo dei Carracci e di Guido Reni, le suggestioni dei pittori fiamminghi.

Opere di Ribera sono conservate in diversi musei del mondo, come l'Adorazione dei Pastori al Louvre, il Matrimonio mistico di Santa Caterina al Metropolitan Museum di New York, la Sacra Famiglia con i santi Bruno, Bernardino da Siena, Bonaventura ed Elia (1632-1635) al Palazzo Reale di Napoli, il Martirio di San Bartolomeo (1639) e il Martirio di San Filippo (1639) al Museo del Prado di Madrid.

L'opera in mostra risente molto dell'influsso caravaggesco, con il raggio di luce proveniente dalla finestra in alto a sinistra che fa emergere le figure dalla penombra della stanza. È necessario sottolineare una particolarità nel dipinto: sant'Anna è raffigurata in età molto avanzata, mentre l'uomo a lei vicino, teoricamente il marito Gioacchino, è colto nella prima maturità.
Come ogni anno, la mostra è accompagnata da una serie di attività e laboratori destinati ai più piccoli:
Pittura di luce, laboratorio per le classi 4 e 5 della scuola primaria e per la scuola secondaria di I grado, prenotabile dal 7 dicembre 2013 al 6 aprile 2014 (attività a pagamento – per info scuolamuseo@comune.como.it o 031 252554). L'attività proposta ha lo scopo di mettere in evidenza le caratteristiche più importanti dell'opera di Ribera, come lo studio della luce e la particolare attenzione al realismo.
Luci, colori e….magia! laboratorio creativo per bambini 6-10 anni, previsto per i giorni 21 dicembre 2013, 18 gennaio, 15 febbraio, 15 marzo e 5 aprile 2014, alle ore 15.00 (ingresso libero – prenotazione obbligatoria 031 252550).
L'attività prevede la creazione degli effetti di luce ideati dall'artista su una copia in bianco e nero dell'opera, attraverso carte veline e carta crespa e persino brillantini.

"La famiglia della Vergine"
Fino al 6 aprile 2014
Pinacoteca Civica, Via Diaz 84, Como
Orario: da martedì a sabato dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.00
mercoledì dalle 9.30 alle 17.00
domenica dalle 10.00 alle 13.00
Chiusura: tutti i lunedì, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 gennaio
Per informazioni: tel. 031 269869 – fax 031 268053
musei.civici@comune.como.it