Marcello SchiavoMarcello Schiavo

Motivi di salute – Avrebbe dovuto inaugurare il 18 ottobre la mostra nella villa settecentesca dedicata a Marcello Schiavo, ora costretto in un letto di ospedale a causa di un piccolo incidente. Proprio per questo motivo il pittore, insieme alla curatrice Francesca Marianna Consonni, responsabile del dipartimento di Didattica alla Gam, hanno deciso di spostare l'inaugurazione al 25 ottobre, alle ore 17, permettendo così all'artista di presenziare all'evento.

L'artista – Membro dell'Associazione artistica 3A e dell'Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese, socio promotore del Premio Città di Gallarate e consigliere Pro-tempore della Commissione di Gestione della Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate, Marcello Schiavo si è rivolto alla pittura dopo molti anni di lavoro in banca. Dagli anni Settanta ha esposto le sue opere in numerose personali, ha partecipato a concorsi artistici, da cui spesso è uscito vincitore (Concorso Torre di Palme, Ascoli Piceno, 1972) e ha preso parte a notevoli mostre collettive. Il suo amore per la pittura e la sua sensibilità umana lo hanno condotto a tenere lezioni d'arte anche al Carcere di San Vittore.

Un'opera di SchiavoUn'opera di Schiavo

La mostra – Dal 25 ottobre al 2 novembre, nelle sale di Villa Oliva saranno esposte più di quaranta opere dell'artista, lavori fra loro eterogenei, ma legati dalla tecnica pittorica dell'acquerello: soggetti paesaggistici si alterneranno ad elementi floreali, opere di grandi dimensioni saranno al fianco di minuti capolavori, delicati acquerelli si potranno confrontare con collages appena percettibili. Il pubblico potrà osservare che alcuni acquerelli, curiosamente, non sono inquadrati, ma disposti su tavole, quasi fossero degli oli: "a mio parere, in questo modo, i miei acquerelli possono respirare" afferma il pittore "perché non sono più costretti dalla cornice". Fino al 2 novembre, lo spettatore potrà dunque gustare, a Villa Oliva, le opere di Marcello Schiavo, potrà immergersi nei suoi paesaggi che sfumano all'orizzonte, contemplare la luce che illumina ogni particolare dell'opera, scoprire i piccoli e grandi dettagli che distinguono ogni acquerello, rendendolo unico.