Busto A. – Replastic ha trovato il suo regno allo Spazio Arte Carlo Farioli. Si tratta di un’opera realizzata da Filobus – Laboratorio di Arte Tessile -, creatura che pare arrivare dal mondo della fantascienza,  che richiama una gigantesca sirena ricoperata, fino alla vita, da tentacoli che pian piano lasciano il posto a un soffice manto che avvolge il busto.

Focus dell’opera è il corpo sul quale si è puntata l’attenzione di coloro che ci hanno lavorato per evidenziare come  attraverso la trasformazione e la particolare lavorazione di bottiglie in plastica si può ottenere una fibra tessile.

Replastic nasce infatti dall’idea di interpretare questo trattamento che prende corpo da semplici bottiglie tagliate e modellate attraverso il calore. Non ha il capo Replastic e nemmeno le braccia ma solo il corpo che intende raccontare in maniera creativa di come la plastica entra nell’arte e nella moda.

L’evento, organizzato in collaborazione con Umberto Rimoldi (consulente tessile nel settore prodotti riciclati ) intende infatti portare a conoscenza del pubblico come da un materiale di scarto, di uso quotidiano, si possa ottenere un filato di alta qualità ed estremamente versatile.

Per meglio rendere l’idea del processo di trasformazione, con “Replastic”, nella sede di via Silvio Pellico è esposta una serie di materiali, dal DNA comune, che intendono rappresentare i passaggi e gli stati della lavorazione fino alla realizzazione del tessuto.

Nel corso dell’esposizione, sono stati programmati laboratori creativi (per adulti e bambini),  durante i quali i partecipanti potranno sperimentare la tecnica con la quale è stata realizzata l’opera. Prenotazione obbligatoria scrivendo a info@farioliarte.it

L’esposizione proseguirà fino al 23 settembre e sarà visitabile giovedì e venerdì 16.30/19. Informazioni: info@farioliarte.it.