Alla ricerca – Andare alla ricerca del materiale giusto, del colore adatto, come uno scrittore insegue e sogna la parole necessarie, proprio quelle, non una di più, non una di meno.
Andare alla ricerca della forma, dell'idea, del progetto che trasforma le cose, donando loro un aspetto e una seconda vita artistica, come il musicista vede, ancora sul foglio bianco, lo spartito perfetto, la composizone eccellente e giusta.

Entriamo nella casa di Busto Arsizio, in via Cassano 114/2 ed è un tripudio di colori, visi amici e fantasia all'ennesima potenza. Tornano alla mente le parole di Ernst H. Gombrich: "I concetti di bellezza e di espressività di cui si preoccupano i profani, raramente vengono menzionati dagli artisti. La ragione sta in parte nel fatto che gli artisti sono spesso uomini timidi che troverebbero imbarazzante l'uso di parole impegnative come "bellezza". Si sentirebbero alquanto presuntuosi se parlassero di "esprimere le loro emozioni" o usassero altre formule del genere. Sono cose sottintese di cui trovano superfluo discutere. (…) Certo noi non siamo artisti, non abbiamo mai dipinto un quadro, e forse, non ci verrà mai l'idea di farlo. Ma questo non significa necessariamente che non ci troveremo mai di fronte a problemi simili a quelli di cui è intessuta la vita di un artista. Non esiste quasi nessuno – e vorrei dimostrarlo – che non abbia mai avuto almeno sentore di questo tipo di problemi. Chiunque abbia provato a disporre un mazzo di fiori mescolando e spostando le tinte, agggiungendo di quà e togliendo di là, ha sperimentato lo strano piacere di equilibrare colori e forme senza sapere esattamente che specie di armonia volesse trarne. Sente soltanto che una macchia di rosso quì può avere una grande importanza o che questo azzurro sta bene da solo e non "va" con gli altri; all'improvviso un rametto di foglie verdi farà apparire tutto "a posto". "Non tocchiamolo più" esclama. "Adesso è perfetto".