Un'opera di Gaia MaggioniUn'opera di Gaia Maggioni

E' pressoché impossibile scindere il mondo poetico di Gaia Maggioni dal mondo che prende vita sulle sue tele. Come tanti fotogrammi, i suoi quadri ad olio formano un racconto in cui protagonista indiscussa è la donna, il suo animo, la sua sensibilità, la sua poesia. Quella proposta da Gaia Maggioni, giovane artista e poetessa di Sesto Calende, è una visione intimistica, che ama cogliere quegli attimi unici in cui emerge la pura spontaneità dell'essere donna. Gaia esprime questo amalgama di forti emozioni attraverso una tecnica espressionistica: pennellate violente, corpose e decise, tinte vivaci e forti, contrasti puri di colore, che danno alle sue opere un afflato quasi onirico. Fino al 26 aprile sarà possibile ammirare sedici opere dell'artista, in mostra presso il locale People di Busto Arsizio. Ne parliamo con lei:

Gaia, vediamo che porti avanti con costanza il tuo discorso sulle donne. Cosa ti affascina maggiormente dell'universo femminile?" 

"Naturalmente c'è una profonda identificazione con le donne che dipingo, attraverso le quali racconto i tanti aspetti del nostro animo. Quindi è una pittura molto autobiografica, in cui cerco di esaltare il mondo

Quadro Gaia MaggioniQuadro Gaia Maggioni

femminile, la ricchezza di sentimenti che ci appartiene, la spontaneità dei nostri gesti: le carezze date al gatto, le giarrettiere nere stese ad asciugare davanti al camino acceso a metà del pomeriggio, i sogni della sera…Altre volte, invece, lo scenario si fa più visionario, onirico: le mie donne, corpi infantili e provocanti, sono sorprese in atteggiamento ludico tra l'erba, spontanee e disinvolte"  

  
Uno dei temi ricorrenti è, infatti, l'amore. Quindi c'è un piccolo spazio anche per l'uomo nei tuoi quadri?  
"Sì, sì, non sono femminista a tal punto (ride, ndr). Anzi, amo descrivere anche storie d'amore nei miei quadri, soprattutto il momento dell'incontro, dell'attesa. Devo ammettere però che il più delle volte la coppia è al femminile, nel senso che mi piace raccontare quei momenti di gioco, complicità, confidenza ed amicizia tra donne, quel senso di comunione che rende così affascinante l'universo femminile"   
Un'altra opera dell'artistaUn'altra opera dell'artista

E da cui gli uomini sono esclusi. E'da intendersi in questo senso il titolo della mostra "in assenza di Paride"?   

"Sì, ho preso ispirazione dal mito di Paride per ribadire il fatto che non abbiamo bisogno del giudizio maschile per esprimere ed esaltare la nostra bellezza. Le mie donne sanno essere molto sensuali ed intriganti, alcuni miei quadri spesso affrontano proprio il tema della seduzione e dell'erotismo"   
Osservando le opere esposte, ho notato che la natura ha un ruolo molto importante, che tu rendi in maniera particolarmente espressiva… 
"Sì, spesso ritraggo le mie donne immerse nella natura ed il paesaggio diventa il pretesto per metter in atto un vortice di colori che si rincorrono, si scontrano, copulano, partoriscono l'immagine ed inventano una nuova topografia dei sentimenti. I fiori sono banditi, così i tetti delle case, le pose del quotidiano. Il paesaggio è un vortice d'erba che s'incendia per un colpo di vento in estate, è la linea d'orizzonte subito mare. Il colore non si svincola dal soggetto, anzi alla figura è devoto, è il suo messaggero di luce."     
In assenza di Paride – mostra di Gaia Maggioni 
10 – 26 aprile 2010
Associazione culturale "People"  
via Concordia, 1
Busto Arsizio (VA)