Villa Della Porta BozzoloVilla Della Porta Bozzolo

A metà strada tra Varese e Laveno, tra le verdi colline della Valcuvia, il tranquillo borgo di Casalzuigno fa da sfondo alla cinquecentesca villa Della Porta Bozzolo: per il visitatore un vero e proprio viaggio indietro nel tempo.

Da negotium… La Villa sorse a inizio Cinquecento per volontà del notaio Giroldino, capostipite della famiglia Della Porta, come una "domus magna", rustica casa a loggiati dotata di cortile e un'ala padronale. Inizialmente quindi costituì il centro amministrativo e residenziale di una fiorente azienda di campagna, tanto che al suo interno possiamo ancora visitare le stalle con annesse scuderie, i locali per la raccolta dei bachi da seta e infine il gigantesco torchio per la produzione di vino.

…a otium! L'originario insediamento rustico così come era stato in origine concepito subì, di lì a poco tempo, profondi mutamenti per essere trasformato definitivamente nella residenza di villeggiatura quale la vediamo oggi. Già a fine Seicento, infatti, Carlo Girolamo della Porta diede alla villa una forma più organica

Il giardino all'italianaIl giardino all'italiana

aggiungendo un corpo di fabbrica a nord e a est, così da creare un cortile di rappresentanza, mentre di fronte alla residenza un parterre di aiuole fa da ingresso al giardino segreto dove, in compagnia di Apollo e delle Muse affrescati in un'edicola sul fondo, ci si potesse appartare per conversare o meditare silenziosamente all'ombra di maestose querce.

Ma sarà il successore Gian Angelo III il vero artefice del futuro successo della villa. L'occasione per una radicale trasformazione furono le sue nozze con Isabella, figlia del conte Giorgio Giulini, esponente di spicco del patriziato milanese. Per adeguare la villa alle nuove esigenze di rappresentanza Gian Angelo, illuminato mecenate, decise di creare l'attuale fastoso giardino all'italiana, probabilmente ispirato dai parchi e giardini barocchi che sorgevano in quegli anni attorno alle dimore patrizie, e che costituivano un vero e proprio "status simbol".

Un geniale progetto.
Lo spazio prospiciente la residenza non era però sufficiente per realizzare il progetto che
aveva in mente il Della Porta, così, compiendo una scelta rara per l'epoca, si decise di impostare l'asse principale del nuovo giardino parallelamente rispetto alla facciata della villa sfruttando l'altura che si estendeva sul lato della residenza. In questo modo il giardino si sviluppa inizialmente in una sequenza di quattro scenografiche terrazze, ornate di balaustre, nicchie e statue in pietra di Viggiù, unite da una grandiosa scalinata che si apre su un vastissimo declivio denominato "il teatro" circondato da svettanti cipressi, che culmina nella grande fontana (1727). Da questo punto parte un sentiero in terra battuta che si inerpica fino a raggiungere la vetta del colle, così da permette al visitatore di godere un paesaggio mozzafiato. Questa commistione tra l'intimità di un giardino segreto e lo sfarzo del giardino principale rendono Villa della Porta Bozzolo un luogo affascinante e particolare esempio di ardita architettura del paesaggio visibile in Italia.

Tra realtà e finzione – L'incanto del giardino prosegue senza soluzione di continuità negli interni della nobile residenza. Gli eredi di Gian Angelo fecero decorare ad

Interno della VillaInterno della Villa

affresco e a tempera gli interni della villa dalla scuola del varesino Magatti: motivi floreale e fantasiose quadrature architettoniche con ghirlande e putti si ispirano nientemeno che alla fastosità del giardino; scene mitologiche, dee e amorini, il tutto per creare una scenografia fresca, sontuosa ed intrigante, tesa insistentemente a stupire con scorci e finzioni architettoniche. Vivacissima decorazione, esuberante di colori e sbuffi rococò, non ci fu porzione di soffitto o parete che venne risparmiata dal guizzante pennello di pittori noti, come Antonio Maria Porrani e il nipote Ronchelli, e di bottega.

La nostra eredità – Nonostante l'estinzione del ramo Della Porta, i fasti della villa continuarono a vivere nei diversi passaggi di proprietà, dai Carponi ai Richini, fino a giungere, nel tardo Ottocento, al senatore Camillo Bozzolo i cui eredi donarono la villa al FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) nel 1989. Da allora non sono mai mancati gli interventi conservativi, tutti destinati a preservare il grande fascino che per secoli ha reso celebre Villa Della Porta Bozzolo; fortuna, questa, che non è ancora toccata ad altre celebri residenze come, per citare solo un esempio, Villa Reale a Monza. A noi l'impegno, faticoso ma indispensabile, di non dimenticare il nostro glorioso passato.

Info.: Villa Della Porta Bozzolo si raggiunge con l'autostrada A8, uscita Sesto-Vergiate, verso Laveno. Dopo Gemonio, per Luino-Valcuvia, fino a Casalzuigno.
Da Varese: verso Laveno, poi come sopra.
Da Laveno: verso Cittiglio, Luino-Valcuvia, Casalzuigno.
Telefono: 0332-624136