Arnaldo PomodoroArnaldo Pomodoro

In Fondazione – Quindici grandi opere ed alcuni progetti architettonici, accanto agli scatti di Ugo Mulas. Arnaldo Pomodoro si racconta negli spazi della sua Fondazione milanese. Una mostra che celebra i cinquant'anni d'attività di uno degli scultori italiani più noti a livello internazionale. Un percorso al piano terra che si collega ideologicamente con l'esterno cittadino, tra le opere che Pomodoro ha realizzato in diversi luoghi pubblici di Milano. L'evoluzione del suo linguaggio attraverso grandi esempi, realizzati dagli anni Settanta ad oggi.

Work in progress –
Nucleo centrale della mostra tre grandi opere inedite che rappresentano per Pomodoro un percorso di ricerca in sviluppo, componendo un ciclo in riferimento al mito e alla storia dell'uomo, con tutte le connesse significazioni culturali di memoria e di racconto. La nuova versione in bronzo del Grande portale dedicato a Edipo originariamente progettato per l'opera "Oedipus Rex" di Igor Stravinsky e di Jean Cocteau, messa in scena nella piazza del Duomo di Siena nel 1988; l'Obelisco in ferro corten con inserimenti in bronzo alto 14 metri ideato ricordando gli obelischi dell'antico Egitto; l'Ingresso nel labirinto, ancora in progress, collocato nella cavea del piccolo teatro della Fondazione dove rimarrà permanentemente. Opera dedicata a Gilgamesh, eroe del primo grande testo poetico e allegorico sull'esperienza umana scritto nel 2000 a.C. che rimanda al tema del viaggio e del labirinto come metafora della vita, e insieme vuole essere un omaggio alla scrittura e alla comunicazione.

Un'opera dell'artistaUn'opera dell'artista

Scavando la materia – L'antichità, la memoria e la scrittura, tre elementi che si ripetono nelle opere del maestro. Il fascino dei segni degli Ittiti, della cultura mesopotamica e poi la scoperta e l'amore per Brancusi. La perfezione della forma, così assoluta da non consentire apparentemente un seguito, suscita nel giovane scultore di Morciano la volontà di sperimentare cambiando direzione, invece di costruire inizia a corrodere i solidi geometrici. Nascono così le sue opere più famose, come la Sfera del 1967 realizzata per l'Expo universale di Montreal successivamente collocata di fronte al Palazzo della Farnesina di Roma, e divenuta nel tempo uno dei simboli dell'arte di Pomodoro. Una ricerca rivolta anche allo spazio, all'interazione tra l'opera e l'ambiente circostante che diventa fondamentale per Pomodoro, lo stesso artista segue le indicazioni filosofiche di Hegel che sosteneva che "la scultura ha un valore se trasforma il luogo". "Alla base di queste opere dalla taglia monumentale ma dalla concezione poetica, sta l'assidua attitudine di Pomodoro per il viaggio in lontane contrade del pianeta, verso insediamenti di civiltà antiche o arcaiche dalle quali Pomodoro si è lasciato suggestionare, portando emozioni rivelatrici dentro la propria scultura" scrive Bruno Corà curatore della mostra milanese.

L'eleganza di Mulas – Il percorso della mostra nella Fondazione di via Solari, ormai attiva da tre anni, parte dall'esterno dove è collocato l'"Obelisco" in acciaio. Al piano terra si trovano invece "Una battaglia per i partigiani", i solidi giganti delle "Forme del Mito", il "Giroscopio", il "Cono tronco" del 1972 e "Il disco in forma di rose del deserto". Ai piani superiori a raccontare vita e opere di Pomodoro ci sono le splendide foto di Ugo Mulas frutto di "un'amicizia solida e tenera" come l'ha definita Angela Vettese, curatrice di questa sezione. Si va dal primo scatto di Mulas allo scultore datato 1959 e si passa nei luoghi cari a Pomodoro dalla Fonderia Battaglia all'atelier di via Orti alle immagini famigliari in compagnia del fratello Giò. Un percorso per immagini che si chiude nel '73 anno della prematura scomparsa del fotografo. "Riusciva ad affascinare e coinvolgere tutti quelli che incontrava con la sua dolcezza e la sua curiosità sulle persone, sulle cose, sul mondo, compreso il cielo, lo spazio, l'infinito, il profondo", è il ricordo oggi di Pomodoro, di uno dei più grandi della fotografia.

ARNALDO POMODORO
GRANDI OPERE 1972 – 2008

4 ottobre 2008 – 22 marzo 2009
Fondazione Arnaldo Pomodoro
Via Andrea Solari 35
Milano
Orari: mercoledì-domenica ore 11-18 (ultimo ingresso ore 17); giovedì ore 11-22 (ultimo ingresso ore 21)
Biglietti: 7/4 euro
Catalogo edizioni FAP (€ 40 in mostra; € 45 in libreria)