I PlatealiLe origini – Tutto nacque nel 1977 a Montreal, in Canada. Due attori, con pregresse esperienze nel campo dell’improvvisazione, hanno creato una nuova forma di spettacolo. Stiamo parlando del match di improvvisazione teatrale, la realizzazione dell’utopia di una performance completamente non preparata. In Canada questa nuova formula di spettacolo diventa presto un fenomeno nazionale e si diffonde in altre nazioni tra cui l’Italia. I famosi match di improvvisazione teatrale sbarcano nel bel paese intorno al 1989. In quell’anno, a Firenze, prende il via il primo campionato nazionale. Una vera e propria gara a suon di match. Questa nuova forma teatrale prende vita a Varese grazie all’opera dell’Associazione culturale “Plateali”.

 

Ospiti nei nostri studi – Come abbiamo già detto, il genere del teatro d’improvvisazione e la formula del match si è diffusa nella nostra provincia grazie alla brillante azione dei “Plateali” capitanati da Gianni Cioffi e Michelangelo Consiglio. Intervenuti durante la registrazione della puntata di Fuoriscena, che potrete vedere mercoledì 10 novembre alle 21 su La6 tv e qualche giorno dopo sul nostro portale, gli attori ci hanno parlato dei loro progetti, della loro storia e affascinati con la loro arte d’improvvisatori.

 

I Plateali ospiti negli studi di La6 TvMa cosa sono i match d’improvvisazione teatrale? La cornice è una vera e propria partita di hockey con tanto di maglie da gioco – Dopo il “riscaldamento” pubblico, la presentazione dei giocatori e l’intonazione dell’inno ufficiale (pubblico in piedi e mano sul cuore), un fischio di sirena segna l’inizio dell’incontro. L’arbitro estrae a sorte di volta in volta un cartoncino, che legge ad alta voce, il tipo di improvvisazione, il titolo, il numero di giocatori, la categoria dell’improvvisazione: cioè lo stile che può essere libero oppure cantato, in rima o senza parole e la durata del match che può variare da trenta secondi a venti minuti. Dopo la lettura del tema le squadre hanno soltanto venti secondi di tempo per trovare un’idea di partenza e lanciarsi nella “mischia”. Ciò che avvicina ancora di più il match con una partita di hockey è la figura dell’arbitro che può segnalare dei “falli”, vale a dire degli errori di tecnica teatrale (ad esempio: fuori tema, mancanza d’ascolto) ed i capitani delle squadre possono chiedere spiegazioni creando un ulteriore momento di spettacolo.

 

Il ruolo del pubblico – E’ questa l’ulteriore componente che caratterizza il match di improvvisazione teatrale, lo spiccato e attivo ruolo del pubblico…E’, in fondo, il vero protagonista della serata: è infatti lui che suggerisce dei temi all’arbitro, che vota dopo ogni improvvisazione per l’una o per l’altra squadra per mezzo di un cartoncino bicolore determinando l’andamento del match e che può addirittura esprimere il proprio dissenso lanciando una ciabatta che gli viene fornita all’ingresso. Uno spettacolo fuori dai tradizionali canoni teatrali ma che riserva a chi vi assiste e chi vi partecipa puri momenti di divertimento, non dimenticandosi quanto sia difficile improvvisare!

Gianni Cioffi e Michelangelo Consiglio, rispettivamente presidente e vicepresidente della compagnia, durante l’intervista rilasciata negli studi di La6 Tv in occasione di Fuoriscena ci hanno affascinato parlando della loro modo di “fare teatro”…a dir poco, improvvisato!