Busto Arsizio – Elementi inquinanti come fonte di ispirazione: i rifiuti diventano opere d’arte. Cannucce e frammenti di plastica assemblati sono i protagonisti dei nuovi eco-mosaici in mostra, da martedì 27 aprile, nelle sale di Palazzo Cicogna. La bipersonale di Andrea Polenghi e Lady Be, intitolata “Plastica per l’arte: il valore del riciclo” raccoglie le creazioni dei due artisti accomunati, non solo dai soggetti, in particolare ritratti di personaggi e icone della musica e dello spettacolo, ma anche dalla forte attenzione all’ambiente. Entrambi, attraverso oggetti “poveri”, scarti da spazzatura, dimostrano come questi possono acquisire una nuova vita e assumere un grande valore trasformandosi in opera d’arte. Un linguaggio, una tecnica espressa attraverso l’utilizzo della plastica, materiale che per eccellenza è tra i maggiori responsabili, per la sua resistenza nel tempo e al clima, dei gravi problemi di inquinamento.

Le opere di Lady Be, nome d’arte di Letizia Lanzarotti, sono realizzate con frammenti di plastica raccolti sulle spiagge, nei mercatini e nelle scuole, grazie anche alla collaborazione con Legambiente. Fra le opere più significative, spicca “Puliamo il Mondo” nella quale l’artista rappresenta una visione personale del pianeta attraverso un volto di donna che ingerisce un mare plastica, a voler sottolineare quanto il problema del degrado sia globale e pericoloso. Esposti in mostra, oltre ai numerosi ritratti di icone e personaggi storici, tra cui spicca Dante Alighieri realizzato in occasione dei 700 anni dalla morte, anche volti più contemporanei come quelli di Lady Gaga, Vasco Rossi fino al critico d’arte Vittorio Sgarbi.

Da alcuni degli elementi che concorrono al degrado nasce anche l’ispirazione di Andrea Polenghi. Si tratta di cannucce, per intendere quelle comunamente usate per assaporare cocktail o sorseggiare bibite che, sapientemente tagliate e assemblate dall’artista, assumono volumi e nuove forme. Fondamentale in questi lavori è l’angolazione dalla quale si guarda. Spesso infatti, se visti di fronte perdono la vivicità dei colori (da tener presente che trattandosi di piccoli tubicini è possibile vedere oltre la loro profondità ) che viene subito riacquistata spostandosi di lato. Le tonalità cambiano in base alla posizione dell’osservatore. I soggetti riprodotti sono, anche qui, ritratti di personaggi celebri come, per citarne alcuni, Audrey Hepburn Andy Warhol, Lucio Dalla, Philipe Daverio e del Dalai Lama, che si possono ammirare in mostra.

La mostra, organizzata dall’Amministrazione comunale nell’ambito della rassegna “Uno spazio per l’arte”, proseguirà fino al 13 giugno. Orari al pubblico: martedì – giovedì: 14.30 – 18; venerdì: 9.30 – 13 / 14.30 – 18; sabato 14.30 – 18.30; domenica: 15– 18.30. Ingresso libero su prenotazioni (obbligatorie almeno un giorno prima della visita): telefonare al numero 0331 635505 negli orari di apertura del museo.