Pietro Scampini nel suo studioPietro Scampini nel suo studio

Voce agli studenti – "Penso che si stata una bella esperienza, perché abbiamo potuto conoscere l'arte di uno scultore che non sapevamo abitasse a Castronno. Mi piacciono molto perché parlano di natura, di popoli e di terra! Tutti da questa esperienza abbiamo capito che nell'osservare un'opera d'arte è necessario andare oltre l'apparenza, per capire quello che l'artista vuole esprimere. Il messaggio più importante che abbiamo imparato da questo incontro è che l'arte, come la musica, è un linguaggio universale, è un mezzo di comunicazione che unisce le culture, i popoli, le persone, valorizzandone le diversità e rispettandone le tradizioni". Queste e molte altre ancora sono le impressioni scaturite dal progetto che ha visto lo scultore Pietro Scampini tornare tra i banchi di scuola e i ragazzi delle scuole medie entrare nel suo studio d'artista.

Adotta una scultura – Ogni classe, una volta varcata la soglia dello studio, è stata travolta dall'arte e dalla personalità dello Scampini che, con l'aiuto dell'amico Carlo Premoli, ha accompagnato i ragazzi nell'affascinante mondo della scultura. Come si crea un'opera scultorea, dal pezzo di creta al progetto, alla sua realizzazione, e apprezzare, oltre ai diversi tipi di opere di Pietro, qualsiasi forma scultorea: da quella antica a quella più recente, da quella in marmo a quella in ferro. Questo in fondo il senso dell'intero progetto che è lo stesso Scampini a descrivere: "ogni gruppo, per circa due ore, ha ascoltato quanto avevo da raccontare sulla scultura nel mio studio, poi c'è chi adottato i miei Embrioni, chi gli Enigmi, chi le opere della Ndebele, chi le

Un'opera di Pietro ScampiniUn'opera di Pietro Scampini

Muse chi gli Intrecci, ed è tornato in classe per approfondire le questioni, scrivendo le impressioni su quanto aveva appreso da questa esperienza. L'idea di coinvolgere gli allievi mi è nata da un fatto particolare: tempo fa alla Fondazione del Credito Valtellinese di Sondrio hanno avuto l'idea di far pulire, conoscere e adottare le loro sculture ai ragazzi delle scuola, dopo che alcuni di essi avevano rovinato un'opera di Consagra. Lì ho capito che se vuoi  far avvicinare i giovani all'arte, non lo devi fare solo attraverso i libri".

Profonda soddisfazione – Il percorso si chiude sabato 5 giugno presso la Scuola media De Amicis di Castronno, dove le sculture adottate dai ragazzi verranno esposte e un rappresentante per ogni classe ne spiegherà ai compagni e ai genitori il significato e quanto è stato compiuto nel corso delle lezioni presso lo studio e a scuola. "Al di là di tutto", spiega Scampini "mi preme aver gettato un seme di interesse per il mondo dell'arte in ognuno di loro, starà a loro farlo germogliare o meno. L'esperienza penso comunque sia servita perché sui 150 ragazzi circa che ho incontrato ne ho visti pochissimi disattenti. Questa è una grandissima soddisfazione, perché non ho mai pensato di improvvisarmi critico, storico dell'arte o scultore per eccellenza, ma semplicemente dar loro un'opportunità che sui banchi di scuola probabilmente non avrebbero mai potuto fare".

"Adotta una scultura"
Scuola Media "De Amicics"
Via Campo dei fiori Castronno (VA)
Sabato 5 giugno 2010, dalle ore 10 alle ore 12
Ingresso libero