Varese – Una materia, diversi termini tecnici. Così di solito funziona e così è anche per quanto riguarda la street art.

Quando si parla di graffitismo, muralismo e tutti i vari annessi e connessi si arriva ad utilizzare una terminologia particolare e proprio da qui nasce l’idea di creare un piccolo dizionario di riferimento per capire il linguaggio dei writer e dell’arte di strada.

Arte Urbana: è il complesso di tutte quelle tecniche che si ritrovano tra le vie della città dai murales alla poster art, dagli stickers agli stencil fino alle installazioni come quelle degli Urban Solid.

Crew: termine comunemente traducibile con ciurma ed effettivamente così sono da definire i gruppi di writer che cooperano insieme. Un gruppo, una sorta di grande famiglia che firma le sue opere non solo col proprio nome, ma anche tenendo conto degli altri, rispetto verso i propri fratelli di spray e di spirito.

Graffitismo: noto più comunemente con il suo termine inglese writing con il quale si intende quell’espressività culturale che si espande su tutto il tessuto urbano, dalle periferie al centro città fino agli stabili abbandonati. La forma più comune di graffitismo sono le tag, le firme degli artisti, molto spesso realizzate velocemente e non alla luce del sole in quanto considerati atti vandalici dalle leggi. Schizzi veloci sui muri o alle volte più elaborate, il punto di partenza di ogni writer.

Lettering: espressione utilizzata anche nel mondo della grafica e dei tatuaggi. È semplicemente lo studio delle lettere e dei caratteri. Normalmente i writer sviluppano i loro segni distintivi tramite il lettering per poi specializzarsi in altre tecniche. I muri delle periferie pullulano di segni spigolosi, di scritte veloci e colorate, di piccole storie su parete e anche questo è lettering.

Muralismo urbano: dopo i vagoni dei treni e i muri delle periferie, oggi sono le grandi facciate di palazzi e aziende quelle che vengono prese in considerazione dagli artisti. Grandi dimensioni e grandi altezze come quelle che si possono vedere nel complesso di Tor Marancia a Roma o al Giardino delle Culture di Milano. Anche Varese e la sua provincia ha di questi esempi come i muri realizzati ad Angera e a Leggiuno da Andrea Ravo Mattoni ed un’opera di SeaCreative nei pressi di via Veratti quasi in centro città.

Pittate: ogni artista ha la sua tecnica e il suo modus operandi. Le pittate altro non sono che le pennellate che i writer fanno sui supporti urbani prevalentemente con le bombolette spray.

Stickers Art: trattasi di quella branca di arte urbana che comprende  gli adesivi e le etichette sparse per la città, specie sui cartelli stradali. In molti casi sponsorizzano i siti web degli artisti, in altri sono disegni abbozzati velocemente, motti o nomi della crew.

Aneddoti e parole come piccole pillole per conoscere questo mondo urbano che ci circonda sempre di più e che dona  maggior colore al grigiore delle nostre città.

Ileana Trovarelli