Dopo la sua partecipazione ai progetti "Testimoni" nel 2003 e "Da testimoni a testimoni" nel 2005, torna in Galleria Ghiggini con una mostra personale lo scultore Paolo Borghi.
In mostra una scelta di sculture, disegni e bozzetti omaggio all'opera di Borghi in cui è possibile percepire il cammino che
negli anni l'artista ha percorso e nel quale tutt'ora è impegnato: rendere la figura umana in materia plastica equilibrandosi tra il tema del mito classico, del surrealismo e della pittura espressionista.

Inoltre, più recentemente, Paolo Borghi si serve della natura utilizzando tronchi di alberi come innesto alle sue opere. Una filosofia di linguaggio che trova la sua piena realizzazione grazie a una consolidata esperienza tecnica radicata nella tradizione di famiglia.

Un'occasione di ritrovo e dialogo con un artista del territorio che grazie alla realizzazione di importanti progetti di carattere monumentale ha da tempo valicato i confini nazionali.

L'artista.
Paolo Borghi nasce a Como nel 1942. Le sue esperienze artistiche si legano alla bottega paterna, essendo figlio di un rinomato orafocesellatore. Negli anni giovanili Borghi segue con profitto i corsi di pittura, scultura e architettura tenuti presso l'Accademia di Brera e al Castello Sforzesco di Milano. A partire dagli anni Sessanta l'artista decide di dedicarsi interamente alla scultura acquisendo una particolare attitudine nell'utilizzo del bronzo e nella realizzazione di opere di grande dimensione. In questo periodo Borghi è impegnato in importanti opere pubbliche come il Cristo Re, monumentale scultura bronzea per la cattedrale di Esmeraldas in Ecuador e i portali in bronzo per la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo a Rovellasca (Como). Tiene la prima personale nel 1972 alla Galleria Cadario di Milano ed emerge nella sua ricerca una dedizione particolare nei confronti del disegno e della scultura lignea. Nel corso degli anni
Ottanta riscopre l'interesse verso la classicità e il mito che si evidenzia nel prevalente utilizzo del marmo di Carrara. Nel 1986 è invitato a esporre alla XLII edizione della Biennale di Venezia. Nel corso del 1987 è presente a Dallas con cinque monumentali sculture in marmo commissionate dalla Bell Telephone di Atlanta, successivamente cedute al Mola Center di Los Angeles. Contemporaneamente Borghi avvia un'importante collaborazione con l'architetto Philip Johnson realizzando una scultura monumentale in marmo Apollo e Dafne collocata nel The Crescent Building a Dallas. Alla fine degli anni Ottanta sviluppa un forte interesse verso la duttilità della terracotta, riscopre così la gratificante immediatezza del gesto. Gli anni Novanta segnano nella carriera dello scultore un'ulteriore svolta accompagnata dal crescente interesse della critica. Tra il 1991 e il 1992 esegue ritratti in marmo dei governatori della Banca d'Italia. Per il nuovo stadio Nereo Rocco di Trieste realizza un'imponente scultura in marmo raffigurante Nike. Nel 1998 crea la nuova monetazione
per la Città del Vaticano e l'anno successivo la medaglia ufficiale per il Giubileo 2000 e la mone tazione straordinaria per l'Anno
Santo. Borghi ha partecipato alle più significative rassegne d'arte come Tokyo Art Expo, Arte Fiera di Bologna, Miart di Milano, Art
Basel e il FIAC di Parigi. Dal 2000 ha allestito importanti personali all'estero: USA, Canada e Olanda.

Paolo Borghi e la delicatezza della scultura
12 marzo – 30 aprile 2016
GHIGGINI 1822, via Albuzzi 17  Varese
Orario: da martedì a sabato 10-12.30 | 16-19
0332.284025 | galleria@ghiggini.it | www.ghiggini.it
inaugurazione: sabato 12 marzo, ore 17