Le opere di Oteri in mostra ad Arsago SeprioLe opere di Oteri in mostra ad Arsago Seprio

Il sublime è quì, ora. Ultimi giorni per poter visitare la mostra antologica "The sublime is now", aperta nella Sala Polivalente del Centro Culturale Concordia di Arsago Seprio fino a domenica 3 aprile.
Le atmosfere rarefatte e funeste di De Chirico e di Salvador Dalì, i colori patibolari che variano dall'indaco al blu e i rimandi alla classicità più solare e mediterranea.
Si gioca tra questi contrasti malinconici e tenebrosi, l'arte di Giovanni Oteri, riconoscibile al primo sguardo dalla strabiliante tecnica pittorica. E dalle tenebre, intanto, emergono un barlume di luce celeste e una finestra di speranza.
 
Nelle opere esposte ad Arsago, il corpo umano è indagato fin nelle più organiche intimità; ogni oggetto si fa carne, ossa, simbolo e all'orizzonte spunta il cubo perfetto della moschea.
Nei suoi dipinti si amalgamano miraggi e chimere, sentimenti di oggi e volti di uomini e donne realmente incontrati, conosciuti, amati: i simboli della Magna Grecia, sua terra nativa (è nato a Reggio Calabria nel 1946), la Roma degli anni della gioventù, gli elicotteri dell'Agusta, dove lavora per 30 anni, i paesaggi mediterranei della Libia. Come un novello manierista, come Giulio Romano o Pontormo, anche Giovanni Oteri guarda ai grandi della pittura Rinascimentale. Nella breve intervista dichiara: "Amo e credo nell'Uomo fatto a immagine e somiglianza di Dio. Dunque, credo in Dio. Non nelle istituzioni ecclesiastiche. Dopo aver attraversato ampie zone di tenebra, ora vedo degli spiragli di luce".