Oppy De Bernardo, Relax, 2008Oppy De Bernardo, Relax, 2008

Il suo nome non è nuovo. Nel 2008 ha vinto infatti il primo Premio Epson FAR – attribuito ogni anno ai partecipanti del Corso superiore di arti visive organizzato dalla Fondazione Antonio Ratti di Como – con Relax, una panca realizzata con il legno d'abete di una bara usata interamente dipinta di bianco. Un mortifero oggetto di design ricollocato per l'occasione nell'ala est del Museo Cantonale d'arte di Lugano. Per questa importante personale, corredata da un'elegante pubblicazione a tiratura limitata, l'artista locarnese Oppy De Bernardo (classe 1970) ha manipolato lo spazio espositivo, trasformandolo in un percorso forzato e individuale che spinge i visitatori «fino a quella zona liminale che si colloca tra la vita e la morte».

Dalla grande sala principale si aprono due stretti corridoi

Oppy De Bernardo, Scacciapensieri, 2012Oppy De Bernardo, Scacciapensieri, 2012

illuminati da una fila di neon, di cui non è possibile scorgere la fine. Lunghi preludi che guidano verso e fuori da una cripta pervasa da un'atmosfera lattescente: come in una sorta di ossario le pareti sono completamente ricoperte da un centinaio di teschi rivolti verso il muro, in modo da mostrare la macabra rotondità della calotta cranica. Nonostante il chiaro riferimento all'effimera condizione dell'esistenza umana, la loro forma ovoidale richiama alla mente un'altra immagine: quella dell'uovo, simbolo di vita e di rigenerazione. Scacciapensieri, l'ambiente ovattato creato da Oppy De Bernardo, riallaccia l'indissolubile legame tra la vita e la morte, polarizza i nostri pensieri avvolgendoci in una realtà onirica, straniante, in cui tutte le facoltà sensoriali sono amplificate, intrappolate in un limbo visivo e mentale.

OPPY DE BERNARDO
SCACCIAPENSIERI
Fino all'8 luglio 2012
Museo Cantonale d'Arte, Ala Est
Via Canova 10, Lugano
Orari: martedì dalle 14.00 alle 17.00, da mercoledì a domenica, dalle 10.00 alle 17.00
Lunedì chiuso
Ingresso libero