Milano – A due anni dalla scomparsa, con “Omaggio a Nanda Vigo” la Galleria San Fedele e il Museo San Fedele dedicano una mostra dove vengono messe in evidenza le caratteristiche dell’artista, della designer e dell’architetto, a cura di Andrea Dall’Asta SJ.
Accanto alle iconiche forme geometriche di Nanda Vigo compaiono opere di artisti con i quali ha collaborato stabilendo in alcuni casi stretti rapporti di amicizia.

Il percorso che si articola nei due spazi espositivi è composto da un totale di 108 lavori in un lasso temporale che partendo dagli anni ’50 si snoda nei decenni successivi sino al 1980.
Erano anni in cui la frequentazione tra artisti risultava naturale regola esistenziale in un continuo scambio intellettuale sino al reciproco dono di opere.

Tale consuetudine è testimoniata dai lavori in mostra di artisti che le furono amici.
Alla Galleria scorrono i nomi di Carla Accardi, Remo Brindisi, Gianni Colombo, Sergio Dangelo, Giò Pomodoro e Emilio Tadini, solo per citarne alcuni.
Mentre nel Museo compaiono lavori di Bernard Aubertin, Joseph Beuys, Jan Fabre e Heinz Mack, anche in questo caso enunciati in sottrazione.

Non solo Italia per Nanda Vigo, il suo sentire creativo ha vibrato all’unisono con le più significative correnti artistiche europee arrivando ad aderire al Gruppo Zero composto principalmente da tedeschi e olandesi, il cui intento era liberarsi dalle convenzioni e dai retaggi culturali dei decenni precedenti.
A conferire ulteriore prestigio alla mostra concorrono una serie di “Galactica Sky” disegnate da Nanda Vigo poco prima della sua scomparsa.
Di rilevante ironia l’uso fatto dalla medesima della scultura di Alessandro Mendini, divenuta all’occorrenza un portagioie, a dire di una vivida e ironica reciproca mutuabilità.

“Omaggio a Nanda Vigo” – Milano, Galleria San Fedele e Museo San Fedele, Via Hoepli 3a e Piazza San Fedele 4. Fino al 9 luglio. Orari – Galleria: martedì – sabato 14-18. Museo: martedì – domenica 14-18

Mauro Bianchini