Milano – A comporre il progetto creativo e concettuale di Lygia Pape, da cui emerge l’interconnessione tra cultura sud – americana, avanguardie russe e modernismo europeo concorre la mostra a cura di Francesco Stocchi in corso presso La Fondazione Carriero, con sede all’interno di Casa Parravicini, uno dei pochi edifici privati di Milano risalenti al Quattrocento.

Comprese in un arco temporale tra il 1952 e il 2000 le opere collocate su più piani, definiscono distinte modalità di linguaggi: disegno, poesia, fotografia, installazione e scultura.

Da questa partiamo, “Livro do tempo” rivela una razionalità costruttiva densa di armonie cromatiche la cui tensione tende ad interagire con lo spazio espositivo tanto da invaderlo con continui contrappunti che, partendo dalle pareti, arrivano a toccare il soffitto.

I disegni eseguiti su carta con pastelli a cera vibrano di controllata gestualità sino a comporre rari equilibri formali.

Ad evidenziare una ritmica di natura cinematografica sono altri disegni, ma di differente e attento taglio segnico.

L’ultima sala si apre con una catalizzante installazione immersa nella semioscurità dove l’idea di “tessere lo spazio” si concretizza in un reticolato la cui percezione visiva varia ad ogni moto dello sguardo, rivelando di passo in passo un ammaliante rapporto tra luce e oscurità.

 

Lygia Pape – Fondazione Carriero, Via Cino del Duca 4. Fino al 21 luglio. Orario: martedì – domenica 10-19

 

Mauro Bianchini