Il sindaco CandianiIl sindaco Candiani

Siamo all'inizio di un nuovo anno si fa tesoro dell'esperienza dell'anno appena concluso e si progetta per il futuro. Quale prospettiva per la cultura a Tradate?
Così ci risponde il sindaco Stefano Candiani: "Le opportunità culturali non si possono concretizzare se non ci sono strutture adeguate per poterle ospitare. Ho tratto conforto in questi anni da alcune esperienze che per Tradate sono state nuove, ma che in altre realtà della Provincia hanno già avuto modo di essere sperimentate. Per la nostra città il recupero della vecchia Fabbrica Frera di Motociclette che dopo cento anni è diventata Fabbrica di cultura trasformandosi in Biblioteca Civica, in Museo della Motocicletta, in Sala espozione di mostre temporanee e sede di incontri e conferenze dedicati alla letteratura, all'arte ed ora alla musica con la recente inaugurazione della Sala Eufonica è stato essenziale per intraprendere un discorso culturale ampio".

Il bilancio è dunque positivo?
"Direi di si, l'inaugurazione della Biblioteca avvenuta il 3 dicembre del 2005 ci permette di fare un primo Bilancio che mette in evidenza che se è vero che i cittadini di Tradate corrispondono circa all'1,7 % del totale di quelli della Provincia, la Biblioteca di Tradate veicola su se stessa e attraverso se stessa più o meno il 6% del sistema bibliotecario provinciale. Quindi una realtà molto maggiore dal punto di vista culturale rispetto alla dimensione amministrativa del Comune stesso".Tradate è all'interno di un territorio dalle numerose emergenze culturali.
"Esatto, c'è una ricchezza anche ambientale e paesaggistica del nostro territorio oltre a quella storico- artistica più nota di Castiglione Olona, Castelseprio ecc. Penso all'insegnamento che ho tratto dopo aver ospitato alcuni cittadini francesi venuti a visitare i nostri luoghi in seguito ad un gemellaggio con la nostra città e mi sono reso conto che i tre giorni a disposizione non sono bastati per far conoscere le nostre ricchezze storico- artistiche e paesaggistiche".

La nuova bibliotecaLa nuova biblioteca

C'è dunque una volontà a valorizzarle meglio e a promuoverle al di fuori dei propri confini cittadini?
"Si è trovato un denominatore comune proprio nella valorizzazione del nostro territorio inteso ampiamente e identificabile geograficamente nella realtà del Seprio, che vede uniti ben nove comuni che ne sono espressione, ossia Lonate Ceppino, Castelseprio, Castiglione Olona, Vedano, Venegono Inferiore e Superiore e Tradate, che fa un po' da punto di riferimento. Questo progetto risale ancora a circa tre anni fa quando era stato espresso dall'allora assessore alla cultura della Regione Lombardia, Albertoni ora, si stanno realizzando le condizioni positive per l'unità d'intenti che ci trova tutti d'accordo".

Per caso c'entrano gli imminenti mondiali di ciclismo?
"Purtroppo, i comuni a sud di Varese devono constatare che non saranno toccati dalla ricaduta positiva che invece i comuni a nord di Varese avranno nel prossimo futuro, pertanto la nostra volontà di creare una rete di Comuni strettamente collaborativi per la valorizzazione dapprima dei parchi naturali che li caratterizzano, Parco Pineta, Parco del Rile, Tenore, Olona e poi delle realtà storico artistiche presenti ha lo scopo di contrastare la mancanza di dinamismo e sensibilità a livelli sovracomunali verso questo argomento di valorizzazione anche del nostro territorio".

L'ex conventoL'ex convento

Da dove cominciare o meglio ripartire?
"Dopo l'esperienza di recupero di archeologia industriale fatta con la nuova Biblioteca Frera, i cui eventi collaterali mi auspico vengano in futuro sempre meglio promossi e pubblicizzati efficacemente, rilevo in questo una carenza che ho constatato. Vi è la necessità, ora, di creare altri spazi con altrettanta valenza e penso ad un progetto di recupero assai impegnativo, ossia il Convento del Crocefisso, che il Comune ha acquistato con lo scopo di realizzare uno spazio destinato alla cultura e all'arte e che possiamo chiamare senza troppe remore: un primo nucleo di Galleria Civica".

Una Galleria Civica presuppone delle Collezioni d'Arte?
"Sì, esatto, c'è un collezionista favorevole a mettere a disposizione le proprie opere.

E' Tradatese?
"Sì, certo".

Si tratta di una collezione di arte contemporanea?
"Sì, di arte contemporanea soprattutto pittura dell'Ottocento di notevole pregio.

Come sarà organizzato lo spazio espositivo? Quale l'indirizzo gestionale?
"Il progetto prevede un totale di circa millesettecento metriquadri da usufruire in parte per la realizzazione della Galleria Civica che sarà una Fondazione, un'altra parte sarà destinata alle mostre temporanee e un'altra ancora in accordo con la Parrocchia sarà dedicata alla Storia Sacra del Seprio per valorizzare le origini della struttura architettonica, che è stata sede fino al 1770 del Convento dei Padri Serviti di Maria e che ospiterà il tutto. Inoltre, sarà uno spazio importante come quello della Frera su un livello e un taglio necessariamente di qualità, perché alcune strutture oggi date per scontate, e che una volta non esistevano, penso a Villa Truffini, una volta entrate in funzione si sono rivelate dei moltiplicatori culturali. Si cercherà di valorizzare sempre più la qualità rispetto alla quantità delle esposizioni senza trascurare l'elemento attrattivo e aggregativo per tutti i cittadini indistintamente rappresentato dalla presenza al suo interno di una caffetteria o ristoro".

L'ex conventoL'ex convento

In tali studi preliminari per il recupero definitivo sono affiorati degli affreschi oppure altri reperti importanti dal punto di vista artistico o architettonico?
"No, relativamente a pitture o affreschi sulle pareti nulla è emerso, gli studi hanno confermato ulteriormente che la struttura risale al 1400 e poi fu abitata agli inizi del 1500. Esistono dei capitelli che decorano le colonne che scandiscono gli otto archi del portico che caratterizza un lato dell'edificio. Tali capitelli presentano dei motivi decorativi antropomorfi e vegetali, ma si tratta di materiale di riuso come usava allora e vi è un ragionevole motivo di affermare con minima tollerenza nei calcoli che la disposizione degli ambienti originari multipli quasi perfettamente nella loro dimensione geometrica si ascrivono alla legge aurea e alla lettura teologica della ripetitività del numero otto, quale richiamo a Maria alla quale l'ordine dei Servi era consacrato".

Ci vorrà ancora un po' di tempo prima di vedere realizzato quest'ultimo ambizioso e pregevole progetto, perché non sono ancora iniziati i lavori effettivi di recupero, ma le idee sulla cultura sono chiare e costruttive: termine che speriamo di buon auspicio per la realtà tradatese che è in una fase di evoluzione sempre più positiva. Buon lavoro!