
Non è un semplice gesto tradizionale, ma un doveroso omaggio ad un Prevosto che ha lasciato un segno tangibile di attenzione ai beni artistici della chiesa Varesina.
Il suo ritratto è stato realizzato nel Battistero di San Giovanni, il monumento più antico che il centro di Varese possieda, fulcro della fede, restaurato proprio durante il suo mandato, ultimo di una lunga serie di importanti recuperi.
Mons. Donnini si è impegnato in prima persona nel curare gli acciacchi dei monumenti, dalla Basilica di San Vittore alla Chiesa della Schirannetta, l'avvio del recupero della Cripta del Sacro Monte fino al grande restauro della chiesa di Sant'Antonio alla Motta (solo per citarne alcuni!).

E se per impegno e fortuna la parrocchia è sempre riuscita a vincere queste scommesse, altre sfide le si prospettano all'orizzonte, come il recupero degli affreschi della Chiesa di San Martino in via Dandolo, che stanno scomparendo sotto l'effetto dell'incuria e dell'umidità.
Una sfida a cui i varesini non si tireranno di certo indietro, dimostrando ancora una volta il loro sostegno e il loro interesse per quei monumenti che, in fondo, sono l'immagine della loro città.