moni_ovadia1.jpegPopoli in viaggio – Una conferenza per parlare del "Viaggio di Abramo", grande padre del popolo Ebreo è stata l’occasione per incontrare Moni Ovadia, drammaturgo, attore, cantante a cui abbiamo chiesto che cosa significhi "integrazione" oggi.

La serata di domenica è stata il prologo di una due giorni in terra Luinese che è proseguita lunedì con un incontro con le scuole superiori.

Sempre lunedì è andato in scena lo spettacolo "Shabbes Goy" del teatro Blu di Silvia Priori, di cui Ovadia ha scritto le musiche, suonate in scena dall’Orient Express Ensemble.

"L’integrazione è necessaria oggi in un mondo che sta diventando sempre più piccolo" dichiara l’attore.

 

Culture in migrazione – I popoli da sempre hanno migrato e si sonointegrazione.jpg mischiati tra di loro: basti pensare, per esempio, al bambino cinese che dovesse venire a vivere in Italia: in pochi anni imparerebbe la lingua e molto presto non si potrebbe distinguere, se non dai tratti somatici, alcuna differenza tra lui e un italiano.

E sulle migrazioni l’autore continua "le migrazioni sono la base della tante ricche differenze culturali della specie umana, se non ci fossero state saremmo ancora scimmioni in giro per la savana africana".

Dalla ricchezza della diversità e dell’incrocio tra geni e culture è nata la grande varietà delle culture umane, le lingue, le civiltà.

Il viaggio, insomma, pare essere il vero movimento della evoluzione culturale: e dall’incontro, come dal rispetto reciproco, possono scaturire tutte le infite variabili dell’uomo.

 

Video – Potete guardare l’intera intervista a Moni Ovadia nel video allegato.

Ospite dell’associazione culturale Frontiera, Ovadia, ai nostri microfoni, interviene sull’integrazione e sul senso delle radici culturali. GUARDA IL VIDEO