Dibattito sul monasteri Cairate: tutti i pezzi del puzzleDibattito sul monasteri Cairate:
tutti i pezzi del puzzle

Dov'eravamo rimasti – A inizio agosto di quest'anno la Pro Loco di Cairate era sul piede di guerra con l'Amministrazione Comunale per la gestione del Monastero. Una serie di conferenze dal provocatorio titolo "Il Monastero siamo noi. Racconti, leggende e verità su Cairate", avevano avuto un certo impatto sulla stampa locale, ma non sugli enti competenti a districare il bandolo della matassa, vale a dire su Provincia di Varese e Comune di Cairate. Dalla Pro Loco si levava a gran voce la protesta soprattutto contro quest'ultimo: "il Sindaco non ha posto la firma sulla convenzione che ci vede gestori dell'apertura e chiusura del monumento, delle visite guidate, degli eventi all'interno del Monastero, e non ha ancora dato motivazioni precise a riguardo. Non possiamo valorizzare il bene al suo interno? Bene! Lo facciamo da fuori!". La questione da allora si è inabissata. Più nessuna conferenza, più nessuna protesta. Perché?

"Molliamo il colpo" – Francesca Frigeri, presidentessa della Pro Loco fa sapere che la protesta si è placata: "Abbiamo capito che la nostra protesta ha avuto risonanza solo sulla stampa, ma non fra chi ci aspettavamo fosse accolta. Molliamo il colpo, almeno per ora, in attesa e nella speranza che, quello che si riduce a mera questione politica tra enti territoriali, possa risolversi nel più breve tempo possibile. Se e quando Provincia e Comune si saranno accordati, valuteremo la proposta e decideremo di conseguenza. Siamo stanchi di lottare contro un muro di gomma".

La fretta: cattiva consigliera – Sentito il sindaco, la

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dottoressa Clara Fanton, abbiamo ricostruito con un po' più di chiarezza il puzzle, cui mancava qualche pezzo. Il primo cittadino si è espresso con brevi e decise parole sulla questione: "Non potevamo e non possiamo sottoscrivere una convenzione che ancora oggi è in stato di bozza. Abbiamo fatto delle interrogazioni alla Provincia, dalla quale attendiamo ancora delle risposte. Due sono le questioni fondamentali intorno alle quali il Comune si è espresso e cioè: quali siano le proposte sulla salvaguardia del bene che la Provincia, proprietaria del complesso monumentale, ha intenzione di mettere in campo, e avere la possibilità come Amministrazione Comunale di partecipare alle decisioni provinciali sulla programmazione, gestione e valorizzazione del bene cairatese. Fra una quindicina di giorni vi sarà il responso. In riferimento alla protesta portata avanti dalla Pro Loco, poi, vorrei sottolineare una cosa: la Pro Loco non è l'unico gruppo che tiene a questo monumento, tutti siamo interessati e abbiamo a cuore la questione, ma non possiamo e non dobbiamo agire d'impulso".

"Il Monastero è un bene troppo importante a livello monumentale, storico ed anche economico, perché possa essere sottoscritta una convenzione in stato di bozza, che dia adito a ripensamenti futuri sulla tutela, gestione e valorizzazione del bene. Un'opera così notevole ha bisogno di tempi e riflessioni lunghi e tali da assicurarla al 100% sotto ogni aspetto, anche nel caso in cui l'Amministrazione di cui faccio parte non vi sarà più fra cinque mesi".