La Porta di PaladinoLa Porta di Paladino

Un ospite gradito – Una presenza imponente e discreta. La grande statua bronzea di piazza San Magno non passa di certo inosservata. Da un paio di mesi ha trovato casa, proprio in centro a Legnano, la "Porta d'Oriente", realizzata nel 2005 dal noto artista Mimmo Paladino (Paduli -BN-, 1948).
La maestosa opera (alta 345 cm) accoglie e stupisce i passanti con il suo fascino, dettato dal mistero sottile che sottende a ogni scultura dell'autore. Una presenza importante per Legnano che permette di far scoprire, con questo piccolo assaggio, uno dei più grandi scultori italiani. Un prezioso intervento che pone così di nuovo al centro dell'interesse dei legnanesi, e non solo, l'arte contemporanea. Ancora una volta il merito dell'iniziativa spetta a Flavio Arensi, critico d'arte e direttore artistico del progetto SALe (spazi arte Legnano). 
Per sopperire, almeno in parte, alla mancata proposta espositiva primaverile – Legnano è solita ospitare più mostre in questo periodo dell'anno – il critico ha così deciso di condividere e far conoscere a tutti la maestria di Paladino. "Paladino è arrivato a Legnano per amicizia mia", dice sorridendo Flavio Arensi, "poi perchè in Legnano posizionerò alcune opere di artisti contemporanei, e lui sicuramente è lo scultore italiano più importante nel mondo".

Da Paladino, a Rodin – Una scelta non casuale che preannuncia la volontà – da parte di SALe – di proseguire la linea intrapresa già tempo fa. A Legnano infatti hanno già trovato ospitalità diversi artisti internazionali e, nella stagione autunnale, la città si prepara all'arrivo di un maestro francese. Uno scultore che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'arte internazionale, August Rodin. Ma prima di gustare il talento del francese – pronto a sbalordire il pubblico in inverno – i passanti possono rifarsi gli occhi con la scultura di piazza San Magno che, purtroppo, non resterà per sempre in città. 
Il comune alle porte di Milano si è così trasformato ed, in questi mesi, è diventato palcoscenico per una scultura di gran pregio. Un'opera che ben traduce alcune delle tematiche che stanno alla base del lavoro di Paladino. "La porta è un omaggio all'Oriente, per cui al viaggio, al

L'opera di Mimmo Paladino a LegnanoL'opera di Mimmo Paladino
a Legnano

mistero, a tutti quei temi che piacciono molto a Paladino", continua Arensi, "in passato a Legnano abbiamo iniziato a lavorare sulla scultura con una monografica di Ipousteguy, che prende proprio avvio dal lascito di Rodin, poi Ugo Riva, Ettore Greco, Zauli, tutti autori che lavorano sulla tradizione della scultura". 

Partire con la mente e col cuore – E Legnano prosegue, mantenendo alto il livello delle sue proposte, con quest'opera frutto del lavoro di uno tra i più importanti esponenti della Transavanguardia.
Continua il critico: "La Porta d'Oriente di Mimmo Paladino, è un invito al viaggio che può esprimersi anche e soltanto nell'avviare il mutamento interiore, compiere il primo passo della più lunga e affascinante esplorazione umana, nella logica agostiniana per cui la verità risiede nel profondo della nostra coscienza, non fuori". 
Come si legge nel cartellone posto a lato della scultura (sempre scritto da Arensi): "Proprio al sorgere del sole, e alle terre mistiche orientali guarda la «Porta», come passaggio per un nuovo sistema esistenziale, in cui però non è ben chiaro se siamo in uno stato di addio, o di accoglienza. Viaggiare non significa spostarsi, e un viaggio comincia sempre da una porta che si apre e richiude alle nostre spalle".