Nel 1798 Thomas Robert Malthus – economista e demografo inglese –  pubblica il suo saggio sul principio della popolazione e i suoi effetti sullo sviluppo futuro della società, nel quale identifica la causa principale della miseria nel divario esponenziale tra l’aumento demografico e la disponibilità delle risorse per la sopravvivenza.

Da questo studio nasce Lo spettro di Malthus, il percorso espositivo di Marzia Migliora a cura di Matteo Lucchetti visitabile gratuitamente al Museo Maga di Gallarate fino al 13 dicembre. La mostra accende i riflettori sul continuo tentativo del sistema capitalista di assoggettare a sé la natura, sfruttando senza freno risorse umane, animali e naturali e parte da un progetto di ricerca ambientato nelle miniere siciliane di sale, formatesi sei milioni di anni fa.

La mostra è caratterizzata da un forte filo conduttore. Ogni opera finisce per essere complementare alle altre, proponendo nuovi spunti di riflessione.

Il percorso espositivo termina con un video in realtà virtuale che porta il visitatore giù, nelle profondità della terra, e che fa emergere l’eterno conflitto tra l progresso e  i suoi costi all’interno dell’ecosistema.