Un momento dell'apertura al pubblicoUn momento dell'apertura al pubblico

Un video che ha fatto letteralmente il giro del mondo e che è stato abbondantemente copiato: è il flash mob ambientato al Mercado Centrale de Valencia.
Un ottimo esempio che dimostra come la cultura si possa davvero portare in ogni angolo di piazze, strade e luoghi pubblici.

Oggi, però, pubblichiamo un significativo caso che proviene dal cuore del Canton Ticino.
Il direttore artistico del Progetto ArteperArte, Giancarlo Tamagni ha fortemente voluto un Mercato Coperto particolarmente e culturalmente dinamico e propositivo. Avviene così che l'annuale appuntamento artistico di Giubiasco si manifesta sotto una duplice prerogativa.

Da un canto una panoramica di movimenti e di ricerche artistiche attuali (François Bonjour; Vittorio Dellea; Aurélie Jossen; Martina Lauinger; Lorenzo Lekou Meyr; Steff Lüthi; Pascal Murer; Leonardo Pecoraro; Nick

Una delle opere in mostraUna delle opere in mostra

Röllin; Agostino Rossi; Veronika Schwab; Kurt Schwager; Ruedy Schwyn; Gianluigi Susinno; Pascal – Christiane Suter & Bult; Andy Wildi), intrecciata, dall'altro, con un doveroso ritorno agli anni Sessanta e Settanta, con molti messaggeri della Pop Art svizzera (Alfred Auer; Fernando Bordoni; Samuel Buri; Roman Candio; Urs Dickerhof; Emilienne Farny; Margrit Jäggli; Markus Kaufmann; Rosina Kuhn; Kurt Laurenz Metzler; Sergio Piccaluga; Marius Rappo; Hugo Schumacher; Hans Schweizer; Giancarlo Tamagni, Pianezzo; Peter Travaglini, Büren a/A.).

A completare la panoramica, troviamo due rappresentanti della nuova generazione Suisse Pop (Bastian M.S / Isabelle L.; Harlis Hadjidj Schweizer) e la mano di una contestualizzata e suggestiva sceneggiatura (Mario Del Don).

Il visitatore della rassegna può così cogliere, in un unico spazio, l'invidiabile atmosfera di quel movimento artistico, attraversata dai bagliori e dalle odierne pennellate del terzo Millennio.

Allora, gli oggetti della vita quotidiana o le icone del cinema, della televisione, della pubblicità entrarono a far parte dell'universo delle arti figurative. In quel torno particolare di anni nacque la Pop Art, movimento al quale aderirono anche autori di terra elvetica per celebrare o per

Una delle opere in mostraUna delle opere in mostra

smascherare l'immaginario della società dei consumi. Spesso con ironia, talvolta con grazia.

Uno tra gli indiscussi meriti della produzione artistica Pop è stato certamente quello di documentare, senza paura di imbrattare le mani con la cultura popolare, le alterazioni di valori indotti dal consumismo. Miti creati dalla pubblicità e dai mass-media che proiettano sulle masse sempre più bisogni indotti, e non primari, per trasformarli in consumatori sempre più affamati.

La settima edizione di ArteperArteFlash cerca quindi di raccontare in modo diverso il cammino e l'impatto dell'opera d'arte.
"La voglia di trasmettere emozioni – e la Pop Art è un modo di amare le cose – con la consapevolezza che sono proprio loro a dare forza a un movimento artistico, culturale e di crescita, ha guidato la filosofia, la storia e la preparazione di questa edizione. Del passato dovremmo riafferrare i fuochi, e non le sue ceneri, conquistando così nuove conoscenze, mentre si riflette sulle vecchie. E allora, forse, diventerà verosimile insegnare ad altri". Questo il messaggio dello staff organizzativo.

Oggi, a Giubiasco, nell'ambito del progetto ArteperArte, questo movimento è riportato agli occhi e alle sensibilità del pubblico ticinese e s'intreccia con quanto la contemporaneità artistica Mitteleuropea riesce a proporre fuori dalle maglie, spesso anguste e vincolanti, degli atelier dei pittori, degli studi dei fotografi e dei laboratori degli scultori.