Franco MazzucchelliFranco Mazzucchelli

Un sabato danzante – L'Associazione culturale progetto danza, Proscaenium, in collaborazione con la Gam, ha deciso di ospitare nella nuova sede di Gallarate, sabato 24 maggio un'installazione d'arte contemporanea. Un progetto che si accorpa al fitto programma di "a tutta danza!" che dalle 18 alle 24 vedrà alternarsi nelle aule, nel teatro e negli spazi della nuova scuola, diversi spettacoli e lezioni di danza, di vario genere e stile, aperte a tutti. Per lo spettacolo di danza brasiliana è stato elaborata una scenografia particolare. A gestire, ideare e realizzare il tutto un artista contemporaneo milanese, Franco Mazzucchelli. Un 'avventura' creativa durata poco più di due pomeriggi, che si concluderà solo sabato stesso, quando in base alle condizioni climatiche l'artista sceglierà definitivamente cosa allestire. Un lavoro in divenire che ha visto coinvolti giovani collaboratori, un equipe di sette persone, incluso artista e moglie. L'obiettivo era quello di creare una Cubosfera in pvc, di 8 metri, che potesse, una volta gonfiata, ospitare la ballerina e la sua performance di danza. Una struttura che può essere montata solo in uno spazio esterno, date le dimensioni e che, se dovesse piovere nella giornata di sabato, rischierebbe di rovinarsi o addirittura rompersi. Di conseguenza l'artista ha dovuto pensare ad un'alternativa adatta ad un ambiente interno, fatta di spirali, sfere e oggetti, tutti rigorosamente gonfiabili e di plastica.

Estro giovanile –
Per avere un'idea di come oggi Franco Mazzucchelli scelga cosa proporre per occasioni di questo genere bisogna ripercorrere la sua vita artistica; da studente a docente di Brera, da scultore tradizionale a sperimentatore di materiali innovativi, soprattutto per il periodo. Era il 1964 quando Franco Mazzucchelli siedeva sui banchi dell'Accademia e in cattedra c'era Marino Marini, che insegnava a modellare, ad aggiungere alla materia per creare opere in terra refrattaria. Proprio in quella sede maturò per la prima volta l'estrosità di Mazzucchelli, che nonostante fosse al primo anno di studi osò. Un osare discreto che si definì nel proporre al suo maestro un'opera realizzata scalfendo la materia, l'opposto della tecnica che omologava le opere che uscivano da quell'aula, "erano una serie infinita di opere gialline" spiega Mazzucchelli "e io decisi di fargli trovare in aula un'opera bianca". Marini e Alik Cavaliere decisero di comune accordo che il giovane milanese meritava di passare direttamente al terzo anno.

Un Abbandono -da internet-Un Abbandono -da internet-

Esperienze plastiche – Dopo quest'inizio le evoluzioni sono state rapide. La mente del giovane scultore non trovava tregua. Passò di lì a breve a usare la plastica, quel materiale industriale così freddo, poco nobile divenne comodo e leggero. Realizzò prima gli 'Abbandoni', strutture geometriche pensate e costruite passo passo in autonomia, che venivano lasciate in luoghi diversi, destabilizzando chi casulmente l'incontrava nel proprio orizzonte visivo. Da subito preferì il mare, luogo ancora a lui molto caro, praticato come navigatore esperto. Negli anni 70' arrivano gli A. To A. – art to abandon, a toi –, una sorta di mappatura dei suoi abbandoni con tanto di commenti degli stanti, riportati in diretta. Nel 1973 stravolge lo spazio della Triennale di Milano, creando una doppia superficie in polietilene – una plastica trasparentissima -, calpestabile, fruibile, reinventabile dai visitatori. Dagli anni '80 il suo lavoro, pur rimanendo pura ricerca e costruzione personale, pur non assumendo valenza economica, entra in contatto con ambienti storicizzati.

La spirale di Brera -da catalogo-La spirale di Brera -da catalogo-

Spazi storicizzati – Sono gli anni delle installazioni percorribili dell'Accademia di Brera, quando il cortile d'onore e la statua di Canova si trovano a galleggiare, e gli studenti possono attraversare un corridoio trasparente. Sono anche gli anni della Villa Reale di Monza, delle spirali nei parchi pubblici, delle sfere. Nel 2003, un cono di 10 metri viene installato nel cortile del Museo della scienza e della Tecnica di Milano. Tanti gli interventi fatti in luoghi diversi, un percorso che ha incluso esperienze diverse, non esauribile in un mero elenco, ma da rivivere attraverso immagini e video. Dalle esperienze giovanili, dove a tradire l'autore stesso era il materiale che rilasciava l'aria, che non teneva il giusto tempo ad ora; Franco Mazzucchelli è oggi esperto del suo settore, conosce il materiale industriale, è riuscito ad avere le attrezzature giuste, ma non perde la passione del fare artigiano che parte nella sua mente, quando calcola raggi, archi e diametri, e arriva all'unione delle parti e alla visione finale, quindi ritorna alla sua mente; "una volta tagliato il pezzo di plastica deve essere preciso, se no si butta via tutto" dice sorridendo l'artista.

Esperienza attuale – Anche per Gallarate il percorso è stato il medesimo: ideazione, progettazione e realizzazione in loco. Varianti e variabili pensate al momento, spirito di iniziativa e voglia di fare ed insegnare ai suoi giovani collaboratori. Quell'imprint da docente disponibile ed affabile. Un'occasione per chi ci sarà sabato di vedere cosa realizza quest'artista, di capire ed entrare nel suo lavoro. Adesso Mazzucchelli produce anche altro: dei quadri tridimensionali, gonfiabili "ho deciso di riprendere un vecchio lavoro, realizzavo queste opere per l'accademia, che annualmente richiedeva opere ai professori – spiega Mazzucchelli- non rispondono alla mia idea d'arte, nè hanno la valenza sociale delle mie creazioni artistiche, sono delle Bieche Decorazioni, solo da quando ho scoperto questo termine mi sento libero di produrle".

Sabato 24 maggio
A tutta Danza!
Ore 18.00-24.00
: performances di compagnie di danza di rilievo (Compagnia Trex, Corpo di Ballo del Teatro alla Scala), lezioni di danza con Maestri qualificati e proiezioni video. Ore 18.30 e 23.00: Rosita Mariani in Cubosfera
Performance di danza contemporanea nell'installazione di Franco Mazzucchelli
Per l'intera programmazione della serata rivolgersi a:
Proscaenium – Centro di educazione e formazione alla danza, musica, teatro
Tel. 0331.771129 info@proscaenium.it
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.