Che belli i suoi quadri!

Pieni, traboccanti di segni e colori che ci trasportano in un’altra dimensione, che ci ricordano qualcosa… Qualcosa della nostra infanzia, immagini di giochi, di vacanze al mare, di storie di re e regine.

Uno stile controcorrente quello di max fONTANA – così come si firmava – originale e autonomo rispetto al panorama pittorico contemporaneo, che racconta una storia di simboli uniti e mescolati in un linguaggio facilmente accessibile, che si muove attraverso reminiscenze del passato per giungere alla più attuale delle espressioni artistiche, la Street Art.

Le sue opere, però, sono tutte su tela – complice l’impronta accademica acquisita nello studio del pittore arcisatese Pierluigi Talamoni – anche se ultimamente sperimentava nuovi tipi di supporto, nuove tecniche miste, lasciandosi trasportare dal suo istinto; è sua l’ultima maglia artistica del Rugby Varese.

E noi vogliamo ricordarlo così, Max, con quei tratti ampi e densi che lo contraddistinguono, come colui che è riuscito, nell’arco di tutta la sua carriera, a catturare la vera essenza delle cose e a tradurla per noi, come solo un amico sa fare, in segni facilmente comprensibili, senza mai dubitare sull’effetto finale delle sue composizioni.

Un artista, un uomo, che ha saputo spingersi oltre il confine della forma, regalandoci opere dal sapore poetico, sintesi del mondo così com’è.

Giulia Lotti