Mantova:

'L'umiliazione di Canossa''L'umiliazione di Canossa'

Matilde tra Papato ed Impero – Nella mostra in programma a Mantova, la società dell'XI e del XII secolo viene riletta attraverso la vita di Matilde di Canossa, la comitissa che detenne il controllo delle terre comprese tra Roma e le Alpi, e tra il Po e l'Appennino. Una donna eccezionale che seppe mediare tra i due poteri universali che dominarono l'Europa del Medioevo, il Papato e l'Impero, in un momento di profonda trasformazione sociale. La fama di Matilde giunge fino ai giorni nostri quale emblema del suo tempo e del suo sostegno alla Chiesa contro l'Impero, ma anche per la forza e la solitudine di una figura, la cui esistenza fu segnata da eventi drammatici, precise scelte politiche, potenziamento di castelli e donazioni a monasteri, pievi e al patrimonio di San Pietro.

Revisione storiografica – L'evento, promosso dalla Provincia di Mantova con la collaborazione della Diocesi, delle Soprintendenze, della Regione Lombardia e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, vuole far il punto sulla storiografia elaborata finora intorno al tema delle riforme imperiali e gregoriana e sui grandi fenomeni che hanno interessato l'area centro – settentrionale dell'Italia nei primi due secoli dopo il Mille, momento in cui le scelte operate dai Canossa ebbero una forte incidenza anche in ambito europeo.

Documento con monogramma e firma di MatildeDocumento con monogramma
e firma di Matilde

Impegno internazionale e fruitori – Quel che apparirà agli occhi dei visitatori sarà il frutto delle ricerche condotte da un comitato scientifico composto da figure di alto profilo, provenienti da rinomate università e istituti di ricerca italiani ed europei, coordinate dalle cocuratrici della mostra, Renata Salvarani, medievalista, docente di Storia regionale all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia e Milano, e Liana Castelfranchi, la massima esperta italiana di arti minori medievali e di arte dell'età ottoniana. Il taglio che si è voluto conferire all'esposizione è storico, ma anche divulgativo e didattico, si rivolge infatti ad un ampio pubblico che comprende persone di tutte le età, senza precludere, tuttavia, approfondimenti tecnici e specifici ai quali dà spazio specifico il catalogo edito da Silvana Editoriale.

Un viaggio per immagini e temi – A bolle papali, editti imperiali, documenti autografi di Matilde, codici miniati, reperti archeologici, opere d'arte e ricostruzioni multimediali spetta il delicato compito di tramandare la storia, l'arte e la cultura che, sviluppatisi a cavallo tra XI e XII secolo, diedero origine a quel fenomeno che investì l'Europa intera: il Romanico. Il viaggio proposto nella centralissima Casa del Mantegna a Mantova è scandito da documenti, anche inediti, che mostrano per immagini la figura di Matilde o il suo sigillo che, posto nello spazio prologo della mostra, introduce al personaggio, intenzionato a lasciare una cosciente memoria di sé e del proprio casato. L'ambiente e il paesaggio medievale, nei quali si svolse la vita della comitissa, è ricostruito invece attraverso reperti archeologici che provengono dall'area del Po, dall'Appennino e dalle lagune venete, mentre carte geografiche, codici e miniature rappresentano simbolicamente lo spazio fortemente caratterizzato dalla presenza dei Canossa, soprattutto a Mantova e nelle zone intorno a Reggio Emilia. La concezione dei due poteri universali, Papato e Impero, rivive oltre che in trattati, testi normativi e liturgici, che tramandano le riforme religiosa e laica, anche in opere simbolo, come i troni imperiale e papale, corone, manti – fra questi il celebre mantello imperiale di Bamberga, di cui sarà esibita l'esatta riproduzione finanziata dalla Banca di Legnano – casule, sigilli, reliquiari, avori, ori e miniature, all'origine della nascita del Romanico nella pianura padana. Rappresentato da grandi quadri e da oggetti riconducibili ai protagonisti è poi il celebre incontro avvenuto, nel gennaio del 1007 nel castello di Canossa, tra l'imperatore Enrico IV e il pontefice Gregorio VII, alla presenza di Matilde di Canossa, all'apice della lotta per le investiture. Come non menzionare a proposito la celeberrima miniatura del codice della Vita Mathildis di Donizone, che, ovviamente presente in mostra, tramanda il ricordo della sottomissione dell'Impero al Papato.

'Ritratto di Matilde', 1838'Ritratto di Matilde', 1838

Attenzione al territorio – La ricerca degli studiosi ha inteso conferire anche al territorio mantovano ed in generale all'area centro – settentrionale dell'Italia un'attenzione particolare, indagando, attraverso le dinamiche istituzionali, economiche ed organizzative, la formazione della rete monastica, la bonifica delle aree paludose, i disboscamenti, l'organizzazione delle città, l'uso del sistema stradale e fluviale. A partire dal cortile della casa del Mantegna, un'aerofotogrammetria calpestabile con la localizzazione dei domini matildici, vuole dare al visitatore un primo orientamento delle emergenze architettoniche e dei possidenti dei Canossa. Non solo. L'esposizione intende, infatti, proporsi anche come occasione di comunicazione per circuiti territoriali permanenti di visita a monumenti e siti paesaggistici collegati ai temi presentati nell'esposizione. Con l'intento di creare una rete espositiva allargata finalizzata alla valorizzazione territoriale e storica sarà dunque possibile visitare la mostra allestita presso il Museo Diocesano di Mantova, dedicata alla devozione di Anselmo da Lucca (consigliere di Matilde e legato papale in Lombardia), punto di partenza per visite guidate alle testimonianze medievali della città, come la cattedrale e la chiesa di San Michele, od inoltrarsi nell'atmosfera meditativa dell'Abbazia polironiana di Matilde a San Benedetto Po, che proprio l'anno scorso ha celebrato i suoi mille anni di vita.

Sezione didattica – Al già ricco percorso espositivo si aggiungono le proposte didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, finalizzate ad approfondire aspetti tematici della mostra da un punto di vista prettamente storico, attraverso l'uso delle fonti documentarie presenti nell'allestimento, dagli oggetti di cultura materiale ai dipinti, alle sculture, dai codici miniati e dalle oreficerie alle riproduzioni multimediali. Al termine di ogni percorso studenti e docenti riceveranno un quaderno didattico con schede ed attività da svolgere in classe, come approfondimento e rafforzamento dei contenuti della visita.

'Matilde di Canossa, il Papato, l'Impero.
Storia, arte, cultura alle origini del Romanico'

Mantova, Casa del Mantegna
Via Acerbi, 47
31 agosto – 11 gennaio 2009
Orari: martedì-domenica 10-18
apertura straordinaria lunedì 8 dicembre
chiuso il lunedì, il 25 dicembre e la mattina del 1 gennaio
Biglietto d'ingresso: intero 6 Euro; ridotto 4 Euro
Prenotazioni: call center 199 199 111
Info: www.mostramatildedicanossa.it