La tastiera restaurataLa tastiera restaurata

Storia d'altri tempi – Il fascino delle tradizioni antiche arrivano ai giorni nostri nel suono di un organo ottocentesco restaurato dalla Famiglia Vincenzo Mascioni. La chiesa della SS. Trinità che lo custodisce ha origini lontane: la sua fondazione risale al X secolo e fu consacrata in onore alla SS. Trinità da Guido, Arcivescovo di Milano dal 1046 al 1071. Nel 1236 l'edificio sacro passa dai Benedettini ai Cistercensi che vi rimangono, secondo le fonti storiche, fino XVI secolo. Ancora oggi punto di riferimento importante per la comunità di Capolago, la chiesa è al centro dell'attenzione di realtà rivolte alla valorizzazione del patrimonio artistico locale. Il gruppo Alpini in questo senso è in prime linea: è grazie al loro contributo che si è potuto portare a termine l'intervento di restauro sull'organo.

Unica data 1864
– Gli studi e le ricerche condotte dai Mascioni sull'organo, scoperto che lo strumento è stato realizzato con manufatti di diversa provenienza, non necessariamente coevi, ed adattati in una composizione fonica rispecchiante il gusto e lo stile della scuola varesina della seconda metà del 1800. Inoltre rimane un mistero la paternità dello strumento in seguito ad un incendio che ha colpito l'ufficio parrocchiale e la conseguente perdita della documentazione custodita. "L'unico dato rinvenuto è la data '1864' scritta a 'bolo rosso' sul telaio del crivello e su una parete del locale mantici", si legge nella relazione di restauro.

Uno strumento pregiato – Lo strumento è collocato in cantoria lignea, sopra l'ingresso principale. L'apparato fonico è racchiuso in una cassa di legno in stile tardo neoclassico e mostra un prospetto di 21 canne, con bocche allineate e labbro a mitria, formanti un'unica cuspide. L'intervento dei restauratori era rivolto al recupero conservativo del nucleo componente gli elementi originali, alla ricostruzione delle parti mancanti. Sono state utilizzo tecniche e materiali di consolidamento attentamente basate sulle caratteristiche peculiari dei diversi e vari manufatti costituenti lo strumento. "Laddove non si siano trovati segni di chiara lettura sugli originali propositi artistici dell'organaro costruttore è stata, di fatto, accolta la 'situazione esistente'", viene precisato nella relazione del lavoro.

La facciata della chiesaLa facciata della chiesa

Le fasi del lavoro – A seguito di una catalogazione e indagine fotografica di tutte le parti che compongono lo strumento storico, è stato necessario il trasporto del materiale presso i laboratori della ditta Mascioni ad Azzio. Un restauro che ha impegnato gli addetti ai lavori da febbraio a giugno di quest'anno, ma che ha riportato alla luce un pezzo importante della storia della chiesa varesina.
Il parroco dell'unità pastorale di Cartabbia-Capolago, Amilcare Manara, spiega però che il prossimo intervento da svolgere è già in cantiere: la sistemazione della facciata, lavoro condotto dall'architetto varesino Paola Ghiringhelli.

A lavoro concluso – E' tempo di festa dunque a Capolago: venerdì 18 alle 20.30, il maestro Lorenzo Bonoldi, titolare organista del Duomo di Milano, inaugura l'organo con una serie di brani di autori classici: F. Correa de Arauxo, J. S. Bach, p. Davide da Bergamo, L. Vierne, D. Johnson, V. Petrali, G. Morandi, E. Elgar, P. Dukas.

Venerdì 18 settembre ore 20.30
Chiesa SS. Trinità
Via Gaggio, 2
Capolago (VA)
info: 0332-490030
ingresso libero