E’ necessario coraggio e profonda consapevolezza nel rendere pubblici i propri o altrui momenti intimi. 

“IF (but i can expalin) personale di Silvia Celeste Calcagno (Genova 1974) che aveva trovato compimento tra il gennaio e il marzo 2017 nella Project Room del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce e Genova, è ora riproposta, in forma leggermente ridotta, a cura di Alessandra Gagliano Candela, presso la Nuova Galleria Morone a Milano.

Nei confronti di persone, cose, luoghi, fatti che animano i ricordi si mette in atto un’aurea protettiva.

Li si colloca idealmente nell’intimità della mente e del cuore o in pratica nella profondità di un cassetto o di un vano segreto.

A proteggere e allo stesso tempo a condividere i propri ricordi Silvia Celeste Calcagno , li ha posti gli uni accanto agli altri nella compiutezza di un’unica stanza, non a caso per raggiungerla si devono scendere alcune scale, come se ci si calasse nelle profondità delle emozioni dell’artista, accorgendoci, dopo attenta visione, che in parte riflettono la vita di ognuno di noi.

Piò o meno definite, come è nella natura dei ricordi, le immagini poste le une accanto alle altre,affiorate da differenti spazialità temporali, raccontano di incontri, frequentazioni, amicizie, amori, profonde condivisioni.

L’intimità dei lunghi e la singolarità degli oggetti pare emergere dall’assenza di presenze umane e nei particolari che li definiscono si coglie il potere proustiano dell’evocazione emotiva.

Silvia Celeste Calcagno – “IF ( But i can explain). Milano, Nuova Galleria Morone,  Via Nerino 3. Fino al 10 novembre. Orari: lunedì-venerdì 11-19; sabato 15-19

 

Mauro Bianchini