Vicino al quadro elettrico, J. RustinVicino al quadro elettrico, J. Rustin

Legnano – Negli ultimi anni la città di Legnano si è contraddistinta per una forte politica di recupero e riqualificazione dei suoi spazi espositivi, attraverso eventi di indiscussa qualità.

"Palazzo Leone da Perego inaugurato nel 2000 e la Pinacoteca del Castello recentemente aperta al pubblico con una grande mostra dedicata a Goya – ricorda il sindaco di Legnano Maurizio Cozzi – sono la tangibile testimonianza dell'impegno che ha accompagnato questa amministrazione comunale nell'offrire alla città e al territorio che ad essa fa riferimento, una serie di occasioni di conoscenza di alcuni dei protagonisti più significativi della cultura figurativa e astratta italiana del novecento, insieme con grandi maestri della scena internazionale".

"Un percorso che prosegue – ha ribadito Flavio Arensi, direttore di Palazzo Leone da Perego e direttore artistico del progetto SALe – con questo nuovo appuntamento che propone per due mesi nelle due più importanti sede espositive, Palazzo Leone da Perego e il Castello Visconteo, nella Banca di Legnano e in luoghi strategici della città, le opere di importanti artisti italiani e stranieri".

Questo ciclo di iniziative, racchiuso nel progetto SALe – Spazi Arte Legnano, organizzato dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Legnano, intende rispondere in modo concreto a una delle domande che gli esperti di marketing culturale si fanno: come poter rendere fruibile l'arte ad un pubblico il più allargato possibile?

Sul letto, J. RustinSul letto, J. Rustin

SALe vuole rispondere a questa necessità, portando l'arte, oltre che nei luoghi deputati naturalmente ad accoglierla, anche in spazi meno usuali come Piazza San Magno, Palazzo Malinverni e la Chiesa di San Domenico.

Si comincerà il 14 aprile con la mostra Jean Rustin. Celeste, psichiatrico, erotico, allestita fino al 1° luglio alla Pinacoteca del Castello, che presenta per la prima volta nel nostro Paese la produzione del maestro francese.

L'esposizione, nata dalla collaborazione con la Fondation Rustin di Parigi ed Anversa, il Consolato Francese e il Centre Culturel Français di Milano e curata da Flavio Arensi, propone la produzione recente del maestro, mettendo a fuoco la disarmante solitudine dell'essere umano spaesato di fronte alla società e al suo tempo.

Sempre dal 14 aprile viene presentato alla Pinacoteca del Castello il lavoro dello scultore piacentino Christian Zucconi; è la prima di una serie di esposizioni dedicate ai giovani artisti contemporanei. Qui si potranno ammirare le piccole sculture, i disegni, e il diario fotografico che testimonia l'esecuzione della scultura monumentale dedicato ad una battaglia ed appositamente creata per il comune di Legnano: l'opera sarà collocata in contemporanea con la mostra in piazza San Magno.

Dal 5 maggio al 1° luglio, nel trentennale della morte e della sua prima importante mostra italiana, curata da Giovanni Testori, il Comune di Legnano presenta a Palazzo Leone da Perego un'ampia antologica del maestro zurighese Willy Varlin, fra le più importanti ed influenti voci del Novecento europeo. La mostra curata da Flavio Arensi e Patrizia Guggenheim, composta da 60 tele e 20 disegni, indaga soprattutto il rapporto fra Varlin e l'umanità, quella che in particolare egli amava ritrarre.

Dal 14 maggio al 6 luglio, la Banca di Legnano ospiterà le 39 vedute di Venezia realizzate da Federica Galli che la "inciditrice" italiana più conosciuta nel mondo dona al Comune di Legnano, formando il primo nucleo di opere patrimonio della Pinacoteca del Castello.

Dal 14 maggio, la Chiesa di San Domenico accoglierà una straordinaria opera dell'artista bergamasco Ugo Riva: due grandi angeli in terracotta dell'altezza di oltre 180 cm. La collocazione non è casuale, ma anzi testimonia il riannodarsi del legame tra l'arte contemporanea e l'ispirazione religiosa. Le opere di Ugo Riva sono il vertice di una tematica ampiamente analizzata dall'artista, che con questi angeli intende spingere l'osservatore a meditare non soltanto delle cose terrene, ma di alzare gli occhi verso il mistero.

Dal 14 maggio verrà posizionata nel Palazzo Malinverni la scultura in gesso dell'artista padovano Ettore Greco dal titolo Un martire.
L'opera, appositamente realizzata per lo spazio legnanese, ritrae un martire, ossia un uomo che ha deciso di sacrificare la propria esistenza per testimoniare un'intima e indissolubile convinzione.