7000 anni di storia – Sarà uno dei momenti più salienti delle Giornate di Studi Internazionali varesine dedicate al tema: "50 anni di ricerche e 7000 anni di storia all'Isolino Virginia e al Pizzo di Bodio nell'ambito del territorio della Lombardia Occidentale". E' stata scelta proprio questa occasione per presentare i criteri, condivisi e da condividere, per accreditare l'importante area palafitticola varesina, all'interno di un circuito alpino più ampio, in vista di una possibile candidatura presso l'Unesco.

I criteri per la candidatura – Basterebbe solo questo aspetto, la presenza tra i venti e più relatori, dell'architetto Adele Cesi dell'Ufficio siti del Patrimonio Unesco a rendere importante per Varese e per il suo patrimonio archeologico, questo momento di confronto che porta nei tre luoghi simbolici di questo patrimonio – Bodio, Biandronno e Varese – studiosi ed esperti di fama, di provenienza nazionale ed internazionale; un momento da segnare nelle vicende archeologiche di questa città. "Sarà importante – spiega Lucina Caramella, presidente del Centro Studi Preistorici ed Archeologici – perchè la giornata di studi segue una riunione svoltasi in Svizzera che ha già predisposto una serie di possibili criteri valutativi che dovranno essere messi in comune e valutati poi con quelli che l'Unesco stesso predisporrà". Criteri spiega ancora Caramella che attengono "alla valorizzazione del patrimonio, alla sua fruizione, al suo studio".

La riva con gli scaviLa riva con gli scavi

L'eccezionale giacimento – Il progetto di candidatura Unesco delle palafitte, a partire da Nord dell'arco alpino, in realtà non sarà che l'ultimi argomento affrontato nella giornata di sabato 12 luglio, presso Villa Borghi a Biandronno. Prima di questo, e prima ancora di un altro tema sovraterritoriale quale Le nuove politiche per la valorizzazione di aree e parchi archeologici, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia e della Regione Lombardia,  la doppia giornata di studi è incentrata sull'esigenza di fare il punto sulla situazione della ricerca archeologica
nei siti palafitticoli del lago di Varese, grazie a quanto scoperto nell'abitato neo-eneolitico di Pizzo di Bodio
e con la ripresa degli scavi nell'eccezionale giacimento dell'Isolino Virginia.

La prima giornata in tour
– "Si tratta – continua Lucina Caramella – di siti di assoluto prestigio in ambito archeologico, esaltanti per gli archeologici, forse più distanti dalla sensibilità e dall'attenzione della gente comune. L'unico nell'ambito dell'Italia settentrionale a possedere strutture abitative lignee monumentali così antiche, risalenti al primo Neolitico e precisamente a oltre 7000 anni fa, e così ben conservate". Ad una maggiore visibilità di questi patrimoni sarà dedicata ampio spazio nelle relazioni. Fin dalla prima giornata, prevista tra Bodio, dove verranno inaugurati i pannelli esplicativi, messi a dimora in loco, relativi all'abitato di Pizzo di Bodio e l'Isolino Virginia, per una visita al museo e agli scavi. Conclusione in serata a Villa Mirabello per

Il conservatore Banchieri sullo scavoIl conservatore Banchieri sullo scavo

l'inaugurazione della mostra fotografica e presentazione del libro Dove parla il silenzio – La Palude Brabbia di Armando Bottelli.

Risultati esaltanti – Ma l'attesa degli studiosi è per domenica, quando sugli scavi dell'Isolino, da tempo al centro dell'interesse, saranno forniti gli ultimi, inediti risultati dalle indagini condotte in questi mesi dal Laboratoro di Paleobotanica del Museo Civico Archeologico di Como e dal Laboratorio di dendrocronologia "Dendrodata" di Verona. "Risultati bellissimi – si lascia andare la presidente – importantissimi, esaltanti in merito alla conoscenza della datazione e delle condizioni di vita preistorica. L'obiettivo nostro è quello di tradurre questa importanza dal linguaggio degli studiosi a quello della gente normale, dei ragazzi, delle scuole". Perché se è vero che questi dati necessitano di "studiosi che cerchino accurati fondamenti scientifici, come il conservatore Daria Banchieri" è altrettanto utile che gli stessi vengano tradotti perchè tutti possano rendersi conto di quale dilatazione temporale la scienza stia misurando anche qui, sotto i nostri passi.
L'intero programma delle due Giornate di studio internazionali è scaricabile sul sito www.cspa-va.it