Tre monotipi acquarellati, ventiquattro incisioni (a volta integrati con puntasecca o acquatinta) ed una scultura referenziale offrono una valida testimonianza del percorso creativo di Giancarlo Sangregorio, artista fra i più significativi del dopoguerra nel campo della scultura. 

Nell'insieme i lavori delineano in modo propedeutico lo sviluppo della sua poetica, dagli inizi alla fine. I primi lavori sono infatti datati 1956 e gli ultimi 2011. 

Artista attento alla vicenda umana, nelle opere grafiche, così come nella singolare vicenda scultorea, Sangregorio dimostra di saper comunicare con sicura immediatezza le sue sensazioni, in virtù di una non comune capacità di leggere il dato naturale e di una visionarietà che lo porta a cogliere gli aspetti vitali e la forza creatrice, semplice e vigorosa, della sua immanenza.

GIANCARLO SANGREGORIO: Incisioni – a Viggiù
Museo Butti, Viale Varese, 4;
fino al 20 luglio 
Ingresso libero