Piero CicoliPiero Cicoli

Magister – Un'artista e un maestro. Piero Cicoli oltre a coltivare la sua arte ha sempre messo a disposizione dei suoi allievi trucchi ed esperienza accumulata negli anni. A Varese e Como in molti hanno avuto il piacere di averlo in cattedra. Questo è solo uno dei motivi per i quali Emilio Ghiggini ha scelto di ospitare nella sua galleria, come prima mostra del 2008, una personale del pittore varesino. La mostra è una delle tante occasioni di festeggiamento per il trentennale dell'associazioni Liberi Artisti di Varese. Piero Cicoli, membro da tempo del gruppo, ha deciso di rispondere con quest'evento all'invito fatto dal presidente Morandini. Il designer aveva infatti proposto a tutti i membri dell'associazione di fare delle piccole esposizioni e le risposte non sono mancate.

Viados, 1989Viados, 1989

Voce agli esclusi – Un 2008 che parte all'insegna del colore e dell'espressività. L'arte pittorica che diviene, come molto spesso accade, veicolo per temi solitamente difficili da affrontare. Piero Cicoli nei suoi lunghi anni di lavoro ha deciso di dar voce al problema della dipendeza. Fisica o mentale. L'alcool, la droga o semplicemente l'avanzare della vecchiaia. Stadi umani connotati da malinconia e solitudine. La mancanza di comunicazione che porta all'isolamento e alla perdità d'identità. In questo background si inseriscono le figure di donne del ciclo "Le Fumatrici" o le figure nascoste dei " Viados". Il fumo compare spesso sulle tele ed è sfruttato dal pittore come escamotage per creare quel "vedo-non vedo" che aumenta l'intensità della scena.

Quando volano gli aquiloni, 2007Quando volano gli aquiloni, 2007

Comunicazioni fallite – L'arte di Cicoli ha una forza espressionistica evidente. Le sue persone comunicano, trasmettono con violenza il loro stato. La scelta cromatica e gestuale trasforma il dato figuarativo restituendo volti e corporature a volte deformate. Ma Cicoli guarda anche ai giovani e alla modernità che stiamo vivendo. "Il futuro come promessa viene sostituitodal futuro come minaccia. La fragilità, l'insicurezza e il disorientamento caratterizzano i giovani che si sentono sospesi in uno stato di perenne ‘attesa'. Aspettano l'occasione giusta che illumini loro la strada da percorrere" – scrive  Stefania Barile nel catalogo- "e nell'attesa, lunga e deprimente, vengono rapiti dalla noia, dall'inquietudine e dall'irrequietezza che lo stesso stato di immobilità esistenziale genera.

Novità – Non mancano nella mostra veresina degli assaggi dell'ultima produzione di Cicoli. Ritorna il tondo. Non più ceramica, ma supporto in legno. In questo spazio l'artista ha impresso le sue emozioni, suscitate in questo caso dalla lettura. Gli ultimi due best seller di Khaled Hosseini hanno infatti sollecitato l'espressività del pittore. Mente e cuore sono alla base di "Quando volano gli aquiloni", "Il volo ferito" o "Il coraggio del volo".

Piero Cicoli, Dipendenza comunicativa

a cura di Stefania Barile.
dal 19 gennaio al 16 febbraio 2008
Galleria GHIGGINI 1822
Via Albuzzi, 17 – 21100 Varese.
Inaugurazione: sabato 19 gennaio 2008 alle ore 17
Orario: da martedì a sabato, ore 9,30 – 12,30; 15,15 – 19,15 INGRESSO LIBERO.
Catalogo in galleria con testo critico di Stefania Barile.
Per informazioni: tel. 0332-284025 E-mail: galleria@ghiggini.it