Una nuova mostra di Angelo Biancini verrà inaugurata sabato 20 luglio, alle ore 18.00, al Palazzo Perabò a Cerro di Laveno Mombello.
La mostra proporrà una rassegna delle splendide opere che il ceramista Biancini produsse nel suo periodo a Laveno, focalizzandosi soprattutto sullo stile classico e sul senso della bellezza che un'opera in ceramica può suscitare con la sua delicatezza e fragilità.

La mostra, intitolata "Angelo Biancini. La classicità nella ceramica d'arte. Le opere prodotte a Laveno" è stata organizzata in collaborazione con l'A.N.A.C. Associazione Nazionale Amici della Ceramica delegazione di Varese.
Angelo Biancini è una delle figure più rappresentative della scultura e dell'arte ceramica italiana del Novecento. Nato a Castel Bolognese nel 1911, il suo nome rimane legato a Faenza, città dove ha lavorato fino alla morte e dove entra, nel 1942, all'Istituto d'Arte per la Ceramica assumendo successivamente la cattedra di Plastica che era stata di Domenico Rambelli. Manterrà questo incarico fino al 1981, contribuendo a formare, nel suo studio all'interno della scuola, varie generazioni di artisti e di ceramisti.

Nel 1932 inizia ad esporre le sue opere in pubblico, e

Angelo_Biancini_AnnunicazioneAngelo Biancini, Annunicazione

negli stessi anni ottiene delle importanti commissioni pubbliche. Sempre nel 1934 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia, e con oggetti realizzati su suo disegno dall'ENAPI prende parte alla VI Triennale di Milano. Nel 1935 espone alla II Quadriennale d'Arte Nazionale di Roma, mentre nel 1937 realizza due gruppi scultorei per il Ponte delle Vittorie a Verona. Tra il 1937 e il 1940 collabora con Guido Andlovitz alla direzione artistica della Società Ceramica Italiana a Laveno.

Nel 1943 allestisce una sala personale presso la Quadriennale romana. Nel 1946 riceve il Premio Faenza con Annunciazione, un grande pannello in ceramica smaltata da Anselmo Bucci, e otterrà nuovamente il prestigioso riconoscimento nel 1957 con il bassorilievo

Copia di Angelo Biancini_BassorilievoAngelo Biancini, Bassorilievo

Gesù tra i dottori.
Nel dopoguerra partecipa alla grande mostra della scultura italiana organizzata dalla Galleria della Spiga di Milano nel 1946. Le due personali milanesi del 1948 e del 1956 alla Galleria San Fedele lo impongono ulteriormente all'attenzione della critica nazionale.

Tra le sue opere monumentali si segnalano i rilievi per la nuova Basilica di Nazareth (1959), il baldacchino del Tempio dei Martiri Canadesi a Roma (1961), il ciclo scultoreo per l'Ospedale Maggiore di Milano (1964), e poi i suoi interventi nella Chiesa dell'Autostrada del Sole di Firenze, all'Hospitium di Camaldoli, al palazzo della FAO a Roma, ad Arenzano, ad Algeri, a Buenos Aires e in tante altre città del mondo.

Nel 1973 gli vengono dedicati due eventi a Roma: a Palazzo Braschi, una panoramica completa delle sue sculture in bronzo, poi gli viene riservata una sala personale nella Collezione d'Arte Moderna Religiosa dei Musei Vaticani. Nel 1981, raggiunta l'età della pensione, lascia l'Istituto d'Arte di Faenza e continua a lavorare in uno studio nelle immediate vicinanze. Si spenge nel 1988 a Castel Bolognese.

Angelo Biancini
La classicità nella ceramica d'arte. Le opere prodotte a Laveno
Dal 20 luglio al 20 ottobre 2013
Inaugurazione: sabato 20 luglio ore 18.00
Laveno, MIDeC – Museo Internazionale Design Ceramico, via Lungolago Perabò, 5
Orari: lunedì chiuso
martedì dalle 10.00 alle 12.30
da mercoledì a domenica: dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
da giugno a settembre:
sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Info: tel. 0332 625551
segreteria@midec.org
http://www.midec.org/