Uno scorcio di Palazzo PerabòUno scorcio di Palazzo Perabò

Cerro di Laveno – Il sindaco di Laveno Mombello Ercole Ielmini ha ribadito che il Museo Internazionale Design Ceramico di Cerro sarà d'ora in poi esclusivamente dedicato a valorizzare la storia locale legata alla produzione ceramica e la ceramica come forma d'arte, più o meno contemporanea.

Conseguentemente, le altre arti visive troveranno spazio nella sede comunale di Villa Frua, debitamente attrezzata all'interno e all'esterno. Il Primo Cittadino ha anche confermato che le iniziative diverse atte a ricordare e rinnovare la tradizione ceramistica di Laveno proseguiranno per tutto il 2007, così come merita l'anniversario dei 150 anni dalle prime manifatture lavenesi. L'Amministrazione ha anche annunciato degli interventi di ristrutturazione e riqualificazione nel Palazzo Perabò, cinquecentesca sede del museo bisognosa di adeguamenti al passo con i tempi.

Pare che si stia operando, per ora, a livello di progetto e di fattibilità, mentre si è già provveduto a restituire piena fruizione e dignità all'area verde attorno all'edificio, sino ad ora praticamente ignorata dal visitatore. Quanto alla specifica programmazione del museo di Cerro, si prevede per il mese di aprile un mostra-omaggio ad Albino Reggiori , l'artista di Mombello deceduto la scorsa estate, tra i più interessanti del panorama lombardo e nazionale alle prese con terre, ossidi e smalti.

Un'opera di ReggioriUn'opera di Reggiori

Una selezione di 15 lavori cercherà di riassumere la sua ricerca, dagli anni '70 sino agli ultimi tempi, concentrandosi su esemplari in grado di riassumere i suoi diversi temi e discorsi. Si tratta per lo più, com'è della ceramica d'arte, di pezzi unici. L'omaggio al maestro non si esaurisce qui ma accanto alla summa della sua produzione ceramistica si è scelto di invitare 35 ceramisti da tutta Italia ad esporre un pezzoin segno di riconoscimento di quanto Reggiori ha fatto non solo nel praticare ma anche nel promuovere la ceramica d'arte. L'artista infatti diresse dal 1983 al 1995 il museo di Cerro, dando forti impulsi alla valorizzazione di un'espressione d'arte ingiustamente ritenuta "minore".

Un nome dei più autorevoli nel campo della ceramica, Gian Carlo Bojani, ha selezionato i ceramisti invitati e sarà il curatore della mostra. Per anni direttore del museo di Faenza, oggi alla guida dei Musei Civici di Pesaro, presentò l'opera ceramica di Reggiori a Varese nel 1985 ed ebbe stretti rapporti di lavoro con lui.

Soltanto due gli "invitati" non appartenenti al mondo della ceramica: Marco Costantini, l'incisore per antonomasia di Laveno, e Oreste Quattrini, lo scultore toscano-varesino mancato nel 2005, entrambi significativi per la biografia di Albino Reggiori. Il quale, da morto ma già da vivo, nel segno dell'amore per la ceramica e grazie alla collaborazione della figlia Angela, farà fiorire in riva al Verbano, in un luogo giustamente riservato a questa forma d'arte, una magnifica primavera di fuoco e di terra.