Varese – Un invito a riscoprire l’umanità attraverso la forza poetica dell’arte. È questo il senso profondo di “DIS’ART MANTE – L’arte come resistenza poetica e disarmo interiore e collettivo”, la bipersonale di Francesca Thermes e Cristiano Emanuele Ranghetto (C.R.E.), ospitata alla CathArt Gallery dal 18 al 30 ottobre a cura di Carla Pugliano.
L’inaugurazione, in programma alle 18, sarà arricchita dall’intervento del critico e giornalista Andrea Barretta.
La mostra nasce da una riflessione condivisa: quella dell’impotenza e del disorientamento di fronte ai conflitti, alle ingiustizie e al crescente rumore di fondo che abita la contemporaneità. DIS’ART MANTE è un titolo manifesto, che gioca sull’assonanza con “disarmante” per dichiarare un intento preciso: usare l’arte come strumento di resistenza sensibile, come gesto di empatia e fratellanza, come spazio simbolico di pace e consapevolezza.
Nel percorso espositivo, la pittura diventa un linguaggio di introspezione e di speranza. Le opere di Francesca Thermes e Cristiano Ranghetto non si limitano a rappresentare il reale, ma cercano di ricucire la frattura tra emozione e pensiero, tra l’essere umano e la propria sensibilità. Ogni tela diventa un atto poetico, un varco verso la fragilità che ci accomuna, un tentativo di “disarmare” il dolore attraverso la bellezza.
La mostra si muove su un crinale esistenziale: trasforma la vulnerabilità in testimonianza, la sofferenza in dialogo, la fiducia in presenza viva. Non a caso riecheggia la celebre frase di Ernst Fischer, che campeggia come filo conduttore del progetto: «L’arte non può cambiare il mondo, ma può contribuire a renderlo meno disumano».
Questa visione attraversa l’intero allestimento, che unisce materia e spirito, gesto e pensiero, costruendo un equilibrio tra dimensione intima e collettiva.
Thermes e Ranghetto condividono la stessa urgenza: dare voce al silenzio assordante della guerra e del disagio sociale, opponendosi a quella “anestesia collettiva” che rischia di spegnere la coscienza. La loro pittura si fa resistenza poetica — un abbraccio simbolico rivolto all’essere fragile, un gesto che trasforma l’arte in memoria attiva e in rifiuto dell’indifferenza.
La mostra si concluderà il 30 ottobre. Orari al pubblico: da martedì a venerdì 16,30 – 18,30; sabato 10-12,30/15,30-19; domenica 15,30- 19.









