W.Xerra e Marina MartellatoW.Xerra e Marina Martellato

Lo studio e la ricerca"Aspetti della ricerca artistica di William Xerra dagli anni Sessanta ad oggi" è la ricerca approfondita dell'attività artistica di un grande, ma ancora poco valorizzato, artista della contemporaneità: William Xerra. Tesi di Marina Martellato, giovane neo-dottoressa di Ferno, fresca di laurea magistrale in storia e critica dell'arte con i professori Giorgio Zanchetti e Antonello Negri dell'Università degli Studi di Milano. Nato a Firenze nel 1937, ma piacentino d'adozione, William Xerra è un rappresentante dell'arte concettuale, un poeta visivo, un performer, ma anche, e soprattutto, un pittore, un artista che Marina Martellato ama descrivere come "altamente poliedrico, versatile ed estroverso". I motivi di una tesi monografica e le vicende di una collaborazione divenuta amicizia, nell'intervista a Marina Martellato.

"Aspetti della ricerca artistica di William Xerra dagli anni Sessanta ad oggi": da cosa nasce l'idea di trattare una tesi sull'attività artistica di William Xerra?
"Ho scelto di parlare di William Xerra perché credo sia uno degli artisti concettuali più "completo": Xerra non ha operato solo nell'ambito della Poesia Visiva (che era ciò che più mi attirava anche in relazione al fatto che la mia tesi triennale era interamente incentrata su questo argomento letto attraverso la XVI edizione del Premio Città di Gallarate 1991) ma ha anche operato nel campo delle performance e degli happenings".

Come si struttura la tua tesi?
"La tesi è strutturata in quattro capitoli, il primo, strettamente biografico, è relativo alla vita e alle opere di William Xerra, mentre gli altri tre sono stati dedicati a tre tematiche fondamentali del suo percorso artistico: gli "Amori" (1973/74), il "Vive" (1972) e le tre "Via Crucis" (dal 1999)"

Come nasce la collaborazione con William Xerra? Hai avuto modo di lavorare al suo fianco prima e durante lo svolgimento della tesi?
"Xerra mi ha aiutata molto per la stesura di questa tesi: l'ho conosciuto di persona presso lo Spazio Culturale ArtePensiero di Milano e sono stata anche a casa sua a Ziano Piacentino. La sua collaborazione è stata fondamentale per lo svolgimento del mio lavoro: mi ha donato buona parte del materiale sul quale ho elaborato la tesi. Si è dimostrato fin da subito molto disponibile ed interessato. Preziosissimi sono stati anche gli incontri e le lunghe chiacchierate che ho potuto fare con Xerra. Questi hanno notevolmente ampliato e arricchito il patrimonio bibliografico raccolto, ma soprattutto, sono serviti a conoscere, attraverso un modo divertente e nello stesso tempo attento, un grande maestro".

'Vive', 1972'Vive', 1972

Quali erano gli obiettivi che intendevi raggiungere quando hai deciso di affrontare questa monografia?
"Con la mia tesi ho voluto mostrare la grande poliedricità di Xerra e mettere in luce un argomento poco trattato dagli storici dell'arte, quello degli "Amori" del 1973/74, che verranno peraltro consacrati, per la prima volta, con una mostra a Milano il 4 giugno prossimo intitolata "William Xerra e gli Amori 1973/74". La stessa mostra è già in corso a Nizza la mostra dal 20 maggio. Nonostante il grande impegno dell'artista nel rinnovarsi e nel mettersi continuamente in gioco in ogni occasione e circostanza, allo stato attuale gli studi e gli scritti a lui dedicati sono piuttosto scarsi e limitati a pubblicazioni che riguardano singole mostre ed esposizioni personali e collettive a cui Xerra ha partecipato dall'inizio della sua carriera sino ad oggi, nonché ad articoli contenuti in riviste specifiche e a saggi pubblicati all'interno di volumi a carattere più generale. Manca anche una fonte bibliografica che raccolga in modo completo e ordinato tutte le notizie sull'artista piacentino e che, contemporaneamente, illustri ad un pubblico sempre più vasto le tematiche principali del suo pensiero e della sua poetica".

Quali sono gli aspetti dell'artista che, a tuo parere, sono emersi con più forza nel corso della tesi e che più hai apprezzato?

"Ciò che emerge dalla mia tesi è sicuramente la poliedricità di William Xerra, che si ritrova nella sua formazione, nei suoi interessi, nella sua capacità di ideare tante e diverse poetiche, la sua indole protesa ad indagare molteplici tematiche e soggetti che tornano più e più volte, anche a distanza di tempo, nelle sue opere. Questo è William Xerra: un artista poliedrico, versatile, ma con tante idee ben chiare da trasformare in arte, un uomo che ha basato la sua vita e la sua attività artistica su importanti punti di riferimento ma, nello stesso tempo, non ha indugiato a trovare e seguire una strada sempre nuova e personale".