La copertina del volumeLa copertina del volume

Arte e fede – Sarà presentata sabato 16 maggio alle 21.00 il volume 'La Vaga e magnifica chiesa di Caronno Varesino' curato da Diego Dalla Gasperina e Serena Gecchele. Un percorso realizzato studiando a fondo la chiesa parrocchiale del paese, ricostruendo la sua storia dal XV secolo ai giorni nostri. Un'edizione che oltre ad allargare le ipotesi di critici d'arte in merito agli interni della parrocchiale ne ricostruisce la vicenda architettonica e pastorale. Il titolo della pubblicazione rende subito evidente il profondo legame tra l'edificio sacro e la sua comunità: La 'vaga e magnifica' chiesa di Caronno Varesino è una frase detta da Don Bianchi, parrocco di Gazzada, che si trovava a Caronno a celebrare la S.Messa. Questo è solo uno dei tanti documenti emersi nella lunga e dettagliata ricerca condotta dai due autori in sinergia e collaborazione con le parrocchie limitrofe.

Partic. Crocifissione nella chiesa di San Vincenzo MartirePartic. Crocifissione nella chiesa
di San Vincenzo Martire

Il periodo rinascimentale – Il volume comincia dal '500: un periodo in cui le notizie sulla storia architettonica dell'edificio sono poche – una scarsità di documentii d'archivio che accomuna tutta la parte anteriore al Concilio di Trento – ma abbondano le testimonianze pittoriche interne. A questa fase appartengono la grande Crocifissione affrescata nella volta dell'abside (realizzata intorno al 1520) paragonata nel testo ad altre rappresentazioni col medesimo soggetto sacro come – solo per fare alcuni esempi – quella realizzata nell'antico oratorio di S. Croce a Gazzada realizzata da Francesco de' Tatti, o la Crocifissione di San Pietro in Silvis a Gemonio. Tra gli autori realitivi al periodo per ipotizzare delle attribuzioni in merito alla grande rappresentazione di Caronno sono ripresi oltre al de' Tatti, anche Galdino da Varese, Bernardino Luini e altri artisti meno conosciuti come Iob. de' Prioris e Galdino de' Campanigo.

Pala del Morazzone - dal testoPala del Morazzone – dal testo

Lo splendore seicentesco – Nel secondo capitolo del libro, dedicato al periodo più ampio e florido della storia della parrocchiale di San Vincenzo (tra 1500 e 1700) è proprio il secolo centrale a creare nuova meraviglia nell'osservatore. E' tuttora visibile e ben conservata all'interno della chiesa una grande pala realizzata da Pier Francesco Mazzuchelli, detto il Morazzone (risalente al 1610 ca). La medesima pala – per soggetto e iconografia, ma con alcune differenze di stile – la si trova a Milano, nella cappella di San Carlo presso Sant'Angelo. L'intera storia della chiesa è legata all'esaltazione del periodo più florido per l'edificio stesso: il Seicento.
Nel testo non mancano notizie sui restauri intercorsi nei secoli: i dettagliati recuperi architettonici e pittorici ai quali si aggiunge anche tutto l'apparato che compone l'intero arredo liturgico. Il volume prosegue con altri due capitoli dedicati nell'ordine all'Ottocento e al Novecento. In ultimo il capitolo 'Tra il vecchio e nuovo Millennio'.
Oltre alle parti già citate il testo è arricchito da un apparato fotografico e da una approfondita bibliografia che lascierà ampio spazio a chi si troverà a ristudiare questo scrigno della nostra provincia.

Diego Dalla Gasperina – Serena Gecchele
La "vaga e magnifica" chiesa di Caronno Varesino
ore 8.30 celebrazione della S. Messa presso la chiesa di San Vincenzo Martire
a seguire la presentazione del volume
realizzato con il patrocinio della Società storica Varesina e stampato a cura del Comune di Caronno Varesino