La rappresentazione di Sesto CalendeEmergenza educativa – Coinvolgere il territorio varesino e focalizzare l’obiettivo sulla sfida educativa che le principali agenzie formative del nostro territorio sono chiamate ad affrontare. Questi i fini della “Primavera di cultura 2010” che i centri culturali cattolici dell’Arcidiocesi di Milano hanno promosso in questo mese di maggio nella nostra regione. In particolare, grazie alla collaborazione di Luciano Vaccaro – referente dei centri culturali per la zona pastorale di Varese scopriamo come sono andati gli spettacoli di Vedano Olona e Sesto Calende.Le rappresentazioni – Venerdì 14 maggio, infatti, l’Associazione “La Nostra Famiglia” di Vedano Olona ha ospitato la messa in scena de “La Divina Commedia”. Una rappresentazione, a cui hanno assistito anche i ragazzi delle scuole medie del paese, definita “educativo-teatrale”. Questo perchè, nella prospettiva di prendersi cura del disabile, l’iniziativa risulta coinvolgente e aiuta a sviluppare e valorizzare le capacità della persona e integrandola nella società. “Erano una sessantina i ragazzi accompagnati dagli educatori che hanno portato in scena il classico di Dante – commenta Luciano Vaccaro – Uno spettacolo figlio di laboratori a cui gli ospiti della struttura partecipano ogni anno. Anche il teatro può servir loro da terapia, aiutandoli ad esternare ciò che custodiscono all’interno della loro anima. Un vero e proprio lavoro corale che ha entusiasmato sia i ragazzi sia gli spettatori”. Stesso spirito quello che ha accompagnato la rappresentazione interpretata dagli studenti del Liceo Scientifico”Mericianum” di Sesto Calende. Sempre venerdì scorso, alle 21, il Centro Studi Dell’Acqua ha ospitato “Seguir virtute e conoscenza. I giovani, il teatro, le virtù”, un progetto curato dal Professor Sergio Di Benedetto con la collaborazione di Antonio Zanoletti ed Emilio Zanetti, attori del Piccolo Taetro di Milano. Approfondimento e discussione su alcuni valori etici come l’umiltà, la semplicità e la giustizia sono stati al centro della rappresentazione-lezione, ideata proprio dagli studenti su impulso degli insegnanti. “Un dialogo interattivo che mette in gioco ogni singola persona, perchè il teatro – prima di tutto – aiuta a far emergere l’esplosività e le potenzialità degli attori in erba. La Chiesa, da sempre, si occupa di rispondere all’urgenza educativa dei giovani, cercando di far trovare loro la strada per una vita piena e soddisfacente. Il teatro, in questo senso, è lo strumento per mezzo del quale i giovani, disabili o non, riescono a far emergere le proprie emozioni”.  

 

La rappresentazione di Vedano OlonaLe rappresentazioni – Venerdì 14 maggio, infatti, l’Associazione “La Nostra Famiglia” di Vedano Olona ha ospitato la messa in scena de “La Divina Commedia”. Una rappresentazione, a cui hanno assistito anche i ragazzi delle scuole medie del paese, definita “educativo-teatrale”. Questo perchè, nella prospettiva di prendersi cura del disabile, l’iniziativa risulta coinvolgente e aiuta a sviluppare e valorizzare le capacità della persona e integrandola nella società. “Erano una sessantina i ragazzi accompagnati dagli educatori che hanno portato in scena il classico di Dante – commenta Luciano Vaccaro – Uno spettacolo figlio di laboratori a cui gli ospiti della struttura partecipano ogni anno. Anche il teatro può servir loro da terapia, aiutandoli ad esternare ciò che custodiscono all’interno della loro anima. Un vero e proprio lavoro corale che ha entusiasmato sia i ragazzi sia gli spettatori”. Stesso spirito quello che ha accompagnato la rappresentazione interpretata dagli studenti del Liceo Scientifico”Mericianum” di Sesto Calende. Sempre venerdì scorso, alle 21, il Centro Studi Dell’Acqua ha ospitato “Seguir virtute e conoscenza. I giovani, il teatro, le virtù”, un progetto curato dal Professor Sergio Di Benedetto con la collaborazione di Antonio Zanoletti ed Emilio Zanetti, attori del Piccolo Taetro di Milano. Approfondimento e discussione su alcuni valori etici come l’umiltà, la semplicità e la giustizia sono stati al centro della rappresentazione-lezione, ideata proprio dagli studenti su impulso degli insegnanti. “Un dialogo interattivo che mette in gioco ogni singola persona, perchè il teatro – prima di tutto – aiuta a far emergere l’esplosività e le potenzialità degli attori in erba. La Chiesa, da sempre, si occupa di rispondere all’urgenza educativa dei giovani, cercando di far trovare loro la strada per una vita piena e soddisfacente. Il teatro, in questo senso, è lo strumento per mezzo del quale i giovani, disabili o non, riescono a far emergere le proprie emozioni”.

Una rassegna articolata in mostre, concerti, spettacoli teatrali e dibattiti. Stiamo parlando de “La sfida educativa. Primavera di cultura 2010”, la manifestazione promossa dai Centri culturali cattolici dell’Arcidiocesi di Milano. Anche la zona pastorale di Varese ha accolto due rappresentazioni ad alto valore educativo, scopriamole insieme…