Il prestigio di una galleria d'arte, si misura dalle proposte espositive, sia per le personali, ma soprattutto quando progetta una collettiva e ne cura l'allestimento.
La competenza di Diego Viapiana e dei suoi collaboratori nel proporre collettive tematiche ha portato alla Nuova Galleria Morone opere di artisti di levature internazionale accompagnati da lavori che di questi risultano essere la massima espressione.
Il tono elevato rimane anche per "La sfida di Aracne. Riflessioni sul femminile dagli anni '70 a oggi", a cura di Angela Madesani, collettiva, come suggerisce il titolo, tutta la femminile.
E' necessario a tal punto, definire la figura di Aracne, riportando quanto scritto nel testo in catalogo dalla curatrice: "Nella mitologia greca, Aracne era abilissima tessitrice di Ipepa, in Lidia. La donna peccava di tracotanza, e si permise di sfidare la dea Atena nella tessitura. La dea accetta il confronto, ma irritata dalla superiorità della donna la trasforma in ragno".
Non potendo, per ovvie ragioni citare il lavoro di ogni artista, ci soffermeremo solo su alcune opere.
Provocatoria e quanto mai drammaticamente attuale, ma non priva di riferimenti ironici, l'immagine fotografica "Bikini" ( stampa lucida del 2007) di Daniela Comani, ritrae una giovane donna, con indosso il noto costume e occhiali Ry-ban coperta da candelotti di dinamite.
Potente e sintetica, la litografia di Louise Bourgeois "My hand" del 2002.
Mano animata da venature rosse tesa su un pentagramma privo di note, a dire dell'importanza del gesto quale iniziale forma ispiratrice per futura creazione artistica.
Simbolicamente poetico il lavoro di Chiharu Shiota "State of Being. Railway Signal, E", del 2011, ferro, segnale ferroviario, lana, artista che aveva incantato pubblico e critica, alla scorsa Biennale di Venezia con l'istallazione "The key in the hand".
L'opera in mostra dice, con sintetica soavità, di come la percorrenza del tempo crei trame entro le quali, di un intero sistema, non rimane che una labile traccia.
Le pietre parlano, eccome parlano, questo dicono i blocchi di cui è composto l'opera, di grandi dimensioni, di Maria Lai.
Parlano di trame archetipe e mitologiche, ma altresì di narrazioni popolari, verso le quali l'artista sarda era profondamente legata.
Ogni parte di cui è composta l'opera potrebbe vibrare di luce propria, da qui è naturale comprendere quanto sia elevato il livello, spirituale, compositivo e creativo, del lavori di Maria Lai.
"La sfida di Aracne. riflessione sul femminile dagli anni '70 a oggi"
Milano – Nuova Galleria Morone, Via Nerino 3
Fino al 13 maggio
Orari: lunedì-venerdì 11-19