Una veduta dell'Anfiteatro FlavioUna veduta dell'Anfiteatro Flavio

FORTUNA AUDACES IUVAT – Una serie di fortunate coincidenze, di ritrovamenti e disponibilità insperate, ha reso possibile una mostra piccola sì, come al luogo si addice, ma eccezionale. Sarà Giambattista Piranesi il prossimo ospite della Sangalleria di Arcumeggia, con undici grandi incisioni appartenenti alle serie delle Vedute di Roma e delle Antichità Romane.

Architetto deviato – Architetto, scenografo, archeologo, Piranesi (1720-1778) dal Veneto natìo (Mogliano) raggiunse la Città Eterna al seguito del Serenissimo ambasciatore, rimanendo fulminato dalle vestigia della Roma antica, insidiate dal tempo e dalla natura, che della Storia poco si cura. Come architetto realizzò poco, realizzandosi invece come archeologo visionario che trovò nell'incisione all'acquaforte il mezzo ideale per trasfigurare la realtà perduta della Roma imperiale.

Luigi SangalliLuigi Sangalli

Illuminista tenebroso – Grazie alle caratteristiche dell'arte incisoria, Piranesi tirò fuori dalle grandiose rovine del passato visioni architettoniche scenografiche nei tagli e drammatiche negli effetti luministici, abitate da creature contemporanee ridotte a comparse di una tragica e sublime archeologia, illustrata con fantastico rigore. La Roma del Piranesi è quella di un artista preromantico, turbato dal fantasma di pietra della gloria passata. Nelle "Carceri", tale visione troverà il culmine espressivo e inventivo.

Collezionismo di culto – Nel mercato dell'incisione, Giambattista Piranesi è un autore ricercatissimo. Dai suoi rami, conservati presso la Calcografia Nazionale e ormai inutilizzabili, si tirarono edizioni più o meno buone. Alla Sangalleria, sono esposti undici esemplari provenienti da collezioni private, che gli esperti potranno valutare. Un dato impressionante sono le dimensioni ragguardevoli delle acqueforti piranesiane, davvero degne dei soggetti.

Una veduta con l'Arco di Settimio SeveroUna veduta con l'Arco di Settimio Severo

Messa in scena – A un tale "genio" dell'inquadratura si è scelto di dedicare un allestimento ad hoc nella minuta galleria arcumeggiana, progettato da Flavio De Ambroggi, scenografo milanese che può vantare collaborazioni con il Piccolo Teatro e con La Scala, nonché in RAI. La "sfida" sarà da vedere, in uno spazio che non consente molta libertà d'azione.

Documenti – Non paghi delle incisioni, Luigi Sangalli e Flavio Moneta sono riusciti, con la solita complice "Provvidenza", ad assicurarsi per la mostra ferragostana due documenti d'archivio dalla biografia dell'artista: l'atto di nascita della figlia Faustina Clementina Ludovica e il certificato di morte di Piranesi stesso. Il mistero che chiama altro mistero.

La bussola va impazzita… – Il carattere visionario delle opere dell'artista è talmente spiccato e originale da generare l'aggettivo "piranesiano". Arcumeggia, il paese dipinto, che vive di luce e dei colori penetrati nei muri, è al corrente di quale ospite "al nero" si sia portato in casa? La cultura, anche in Valcuvia, non chiede di meglio che – qualche volta – perdere la bussola.

Incisioni originali di Giovanni Battista Piranesi
dall'11 agosto al 31 ottobre 2007
"Sangalleria", vicolo Malcotti – Arcumeggia (Casalzuigno)
giovedì e sabato, 15 – 19; domenica, 10 – 12, 15 – 19
ingresso gratuito
catalogo con testi del Prof. Robertino Ghiringhelli, Luigi Piatti e Flavio Moneta
info: 0332 601689 / 338 6660262