Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d’etterno consiglio,
tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti sì, che ’l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo ne l’etterna pace
così è germinato questo fiore.

Con queste tre terzine celeberrime, incomincia la preghiera di San Bernardo alla Vergine Maria perché Dante possa compiere l’ultimo passo del suo viaggio, incominciato nella selva oscura, e vedere Dio, essendone abbagliato, nel canto trentatreesimo del Paradiso.
Venendo così «a l’ultimo» delle possibilità del linguaggio.
Proprio da questa esperienza estrema dell’ineffabile, Poetando si mette in viaggio verso il 2021, anno del settecentesimo anniversario della morte di Dante, avvenuta a Ravenna dopo il tramonto del 13 settembre 1321, il 14 settembre, secondo Boccaccio.
Da qui in poi, Poetando frequenterà assiduamente Dante, rileggendolo insieme a insigni dantisti o insieme ad attori di talento. Proprio come quelli che ringraziamo per aver letto il canto trentatreesimo del Paradiso: Alessandra SalamidaRoberta TurconiGilberto Colla.