Busto Arsizio – Strappi, sovrapposizioni e ancora strappi e sovrapposizioni. Strati di carta, recuperata da manifesti, vecchie locandine e giornali, imbevuti di acqua e colla vinilica, si avvicendano creando l’opera. Così, spiegato in maniera semplice, prende vita il décollage, una tecnica che porta a ricordare il più famoso esponente, Mimmo Rotella, che nel 1953 diede vita a questa espressione artistica. Parlando di tempi più recenti, e in particolare di questi anni dove tutto, o quasi, è governato da avanguardie tecnologiche, qualcuno intende provocare pubblico e “colleghi” con un semplice pezzetto di carta. Parliamo dell’artista Fabio Forti che, con la mostra “Omaggio al décollage” è ospite allo Spazio Arte Carlo Farioli.

La carta si fa colore e forma

Nelle opere di Fabio Forti la carta si fa colore e forma, contaminata, di tanto in tanto, da lettere e parole frammentate. Rotture e combinazioni casuali, mai pianificate, sulle quali l’artista spesso interviene graffiando o inserendo tracce di colore. Antiche cornici dorate impreziosiscono il quadro, creando contrasti di epoche, stili e storie.

La magia del décollage

“Non ho mai una visione precisa del risultato finale – spiega Forti. Lavoro d’istinto, anzi è proprio l’impulso naturale a trascinarmi nella creazione”. In questa mancanza di progetto la mano segue la scia delle sole sensazioni, delle emozioni. Contrasti, ritmi armonici e gesti si avvicendano in piena libertà. Nel caso del décollage si susseguono tanti dettagli che, osservandoli bene, vanno a creare e a delineare altri quadri all’interno della stessa opera, altri racconti. Cresce così una nuova immagine che si arricchisce a sua volta di altri frammenti di immagini combinandosi con altri elementi disposti a rivivere insieme nello spazio dell’opera. La sovrapposizione di differenti tipi di carte, infatti non consente di stabilire cosa possa scaturire se non alla fine, a lavoro terminato. E’ un processo che, al contrario del collage, si avvia e, man mano, si compone nella decostruzione dell’immagine, con effetti spesso sorprendenti. E’ l’aspetto magico di questa tecnica che rompe gli schemi esaltano tanto le dissonanze quanto le casuali combinazioni; un universo nel quale tutto è imprevedibile e le forme diventano significanti.

L’arte partecipata

“Mi piace condividere la passione del décollage con le persone – prosegue l’artista. Anche nel corso di questa mostra invito i visitatori a interagire su un’opera perchè sono convinto che tutti hanno un lato creativo. Nel giorno dell’inaugurazione abbiamo avviato un’opera d’ arte partecipata. Il pubblico dapprima intimidito, si è lasciato poi sopraffare dalla curiosità e dal desiderio di provare questa esperienza. Alla fine è stato difficile farli smettere…”

Nel prossimo fine settimana, sabato e domenica in occasione del finissage dell’esposizione, nella sede di Spazio Arte (in via Silvio Pellico) si ripeterà questo magico momento di espressione condivisa. L’invito è quindi rivolto a tutti per cimentarsi in questa avventura artistica!”.

La personale di Fabio Forti proseguirà sino al 28 novembre con questi orari: da giovedì a sabato 16.30 – 19; domenica 10.30 – 12/ 16.30-19 Green pass obbligatorio.

A.V.