Verona – Superata l’immediata stupefazione, di fronte alla maestosità delle cave di marmo di Carrara, l’immaginazione apre scenari di creatività i cui rimandi portano alla storia dell’arte trovando nell’attualità riscontri presso gli studi di scultori posti lungo il percorso che dal centro storico della città porta verso le cave.

Il nome del marmo deriva dal greco marmaros, che significa “pietra splendente”.

Sin dall’antichità il marmo è stato utilizzato sia in ambito scultoreo sia in architettura, in quanto da sempre considerato pietra nobile per eccellenza.

La varietà di venature e colori, la duttilità e la resa visiva hanno dato vita a sempre più sofisticate tecniche di lavorazione.

In tempi più recenti il marmo ha trovato spazio anche nel design di arredamento.

In concomitanza con la Fiera Internazionale del Marmo di Verona, MarmoMac propone il progetto “Re – Start 2020” invitando dieci designer ad elaborare altrettanti progetti utilizzando pietre lapidee.

Dieci designer hanno interpretato attraverso i loro progetti le numerose possibilità di utilizzo del marmo, in ambiti interni e in spazi esterni.

Arriviamo per tanto al designer britannico Lee Broom che ha festeggiato il decimo anniversario del suo studio con un orologio a pendolo in edizione limitata, ricavato da un blocco monolitico in marmo di Carrara.

Piero Lissoni crea una serie di tavoli e tavolini differenziati da forme cilindriche e modulari impreziositi dalla qualità dei materiali utilizzati, quali legno massello di frassino, quattro tipologie di marmo e varianti di piani in vetro di differenti colorazioni.

Michael Anastassiades ha elaborato con Henraux contenitori in marmo Miracle Chips; il designer cipriota ha spinto oltre i limiti consentiti dalle tecnologie avanzate le potenzialità intrinseche del materiale.

I designer italiani Paolo Ulian e Moreno Ratti hanno ideato una panchina curva per esterni in grado di ridurre al minimo lo spreco di materiale, infatti i moduli sono stati ricavati da un unico blocco tagliato in sequenza.

La lampada a sospensione progettata dal designer londinese Tom Dixon tende a rendere leggero un materiale solitamente concepito come solido.

La Archea Associati progettando la libreria Marmeria ha reso evidenti le cromie e le sensazioni tattili del marmo.

La collezione Volumes progettata da Konstantin Grcic per la Galerie Kreo di Londra è stata concepita dallo scavo di blocchi al fine di ricavare sei arredi monolitici.

Nel giardino del Vitra Campus a Weil am Rhein in Germania, Ronan e Erwan Bouroullec hanno realizzato una fontana dalle forme sinuose e affusolate.

Zaha Hadid Architects ha combinato il marmo con fibre di carbonio producendo la riedizione originale della mitica Shell Chair.

Il leggendario stilista Karl Lagerfeld si è confrontato, attraverso il marmo con i canoni della classicità greco romana dando vita ad una collezione “sculture funzionali”.

Veronafiere Via del lavoro 8 – Fiera Lapidea, dal 30 settembre al 3 ottobre.
Info: pressofice@veronafiere.it

Mauro Bianchini